Economia
Recovery, corsa agli Eurobond: collocate obbligazioni per 20 miliardi
Emissioni comunitaria di bond a 10 anni per finanziare Next Generation EU: richiesta superiore di oltre 7 volte l'offerta. Tasso inferiore allo 0,1%
La Commissione europea ha raccolto sul mercato 20 miliardi di euro con la prima emissione di un bond a 10 anni per finanziare Next Generation EU, il cui perno è costituito dal Recovery Fund. Lo ha annunciato la presidente Ursula von der Leyen sottolineando che si tratta "dell'emissione più importante mai fatta dalla Commissione europea".
Il commissario al bilancio Johannes Hahn ha indicato che la richiesta di bond è stata superiore di oltre 7 volte l'offerta e che il tasso e' stato inferiore a 0,1%. "E' stato meno attraente della prima emissione di bond per Sure (strumento per finanziare prestiti a sostegno delle casse integrazioni - ndr), ma ciò indica l'attrattività dell'operazione e il suo successo". Si tratta dell'emissione di bond in Europa fatta da un'entità istituzionale in una singola transazione. Il bond emesso oggi scadrà il 4 luglio 2031.
I 20 miliardi raccolti serviranno a finanziare i primi esborsi chiesti dagli Stati. Entro la fine dell'anno, la Commissione ha confermato che raccogliera' 80 miliardi in bond più i cosiddetti Eu-bills, titoli di scadenza inferiore all'anno. L'ammontare esatto di Eu-bond e Eu-bills dipendera' dalla necessita' precisa di finanziamento. Grossomodo si prevedono emissioni per circa 150 miliardi all'anno fino al completamento dell'operazione (800 miliardi di euro ai prezzi attuali).
Il bond Ue ha un coupon 0%, rendimento di riofferta 0,086%, spread di -2 punti base a mid-swap equivalente a 32,2 punti base sul Bund 0,00% scadenza febbraio 2031. Il portafoglio ordini finale e' risultato in eccesso di 142 miliardi. Hanno guidato l'operazione Bnp Paribas, DZ Bank, Hsbc, Intesa Sanpaolo e Morgan Stanley. Co-piloti dell'operazione Danske Bank e Santander.