Economia
Nissan, Macron detta le regole: "Renault non scenderà nel capitale"
Macron fa retromarcia rispetto a quanto affermato dal suo ministro dell'Economia Bruno Le Maire. Non ci sono motivi per ridurre la partecipazione dello Stato francese in Renault e rivedere l'alleanza con Nissan. Durante il viaggio a Tokyo, il presidente francese ha respinto l'idea di un calo della partecipazione statale nella casa automobilistica della Losanga, affermando che questo non ha nulla a che fare con la crisi che sta attraversando l'alleanza con il partner giapponese Nissan.
Renault detiene il 43% di Nissan e lo Stato francese detiene il 15% di Renault: in una intervista dell'8 giugno, il ministro delle Finanze Bruno Le Maire aveva dichiarato ad AFP che Parigi era aperta a un taglio delle quota se questo avesse rafforzato la partnership.
"Non c'e' motivo di cambiare le partecipazioni incrociate, le regole di governance e, a fortiori, la partecipazione dello stato in Renault che non ha nulla a che fare con Nissan", ha detto ai giornalisti a margine di una conferenza a Tokyo. Macron e' tornato sulle parole del ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, che aveva dichiarato di essere pronto ai primi di giugno ad abbassare la quota dello stato nel gruppo, attualmente al 15%, per provare per alleviare le tensioni con Nissan.
Macron ha anche inviato un messaggio all'amministratore delegato di Nissan Hiroto Saikawa che aveva aperto la porta martedi', di fronte agli azionisti, ad una revisione dell'alleanza ventennale considerata squilibrata dai giapponesi. Renault possiede il 43% di Nissan che a sua volta ha il 15% di Renault ma senza diritto di voto.
"Questo e' il risultato della storia, non lo rivisiteremo ora, questo non e' il tema, non e' cambiando la posta in gioco che Nissan sara' migliore", ha detto Macron. Aggiungendo: "I risultati che abbiamo avuto di recente, non sono legati alle partecipazioni, sono industriali, meno politica e meno finanza e piu' industria, piu' innovazione tecnologica".