Economia

Riforma catasto, Guerra spiega: "Gli italiani in realtà pagherebbero meno"

"Non ha senso che una persona che ha un immobile che ha perso di valore paghi di più di chi è avvantaggiato", afferma la rappresentante del MEF

Riforma catasto, la sottosegretaria all'Economia Guerra: ""Se ci trovassimo a realizzarla, la maggioranza degli italiani, in realtà, pagherebbe meno"

In queste ore in Consiglio dei Ministri si discute soprattutto della riforma del catasto e del fisco. "Se ci trovassimo a realizzarla, la maggioranza degli italiani, in realtà, pagherebbe meno. - ha spiegato la sottosegretaria all'Economia Maria Cecilia Guerra nel suo intervento a Radio Anch'io - l'idea non e' quella di aumentare" la tassa ma di "distribuire il peso di questa imposta, che è rilevante, in modo equo".

"Non ha senso che una persona che ha un immobile che ha perso di valore, per mille ragioni, tra cui lo spopolamento delle aree interne, si trovi a pagare di più di una persona che è avvantaggiata", perche' vive in un centro urbano "qualificato" e con servizi adeguati", ha continuato la rappresentante del MEF.

O, prosegue la sottosegretaria, "eliminiamo l'imposta sul patrimonio, e poi vediamo che altre imposte mettere, ma se la teniamo, sulle seconde e terze case, almeno la facciamo in modo sensato". Le imposte, va avanti Guerra, devono essere "eque", ossia, "come dice la nostra Costituzione", devono esser rispondenti "alla capacità contributiva del contribuente".

Nel corso dell'intervista, poi, l'esponente governativa osserva come, in queste ore, venga veicolato "un messaggio assolutamente sbagliato" dell'attuale restyling del sistema fiscale dell'esecutivo e, in particolare, della tassazione sulla casa. "Non esiste nella delega" un messaggio secondo cui si starebbe "facendo questa operazione per aumentare il peso" impositivo. Al contrario, puntualizza Guerra, "la maggioranza degli italiani pagherebbe meno", mentre "quelli che hanno un patrimonio di grande valore si troverebbero a pagare un pochino di più. E mi sembra anche giusto", perché "ne hanno la possibilita".