Economia

Roma, boom della meeting industry. Italia terza al mondo per convegni ospitati

di Redazione Economia

Il report di ICCA mette in luce l'ottima performance italiana in termini di convegni e congressi ospitati rimanendo dietro solo a Stati Uniti e Spagna

L'Italia corre nella meeting industry, ospitati a Roma 522 convegni

Il mercato della meeting industry prosegue la sua fase di ripresa tanto in Italia quanto nel resto del mondo. Il 2022 può essere visto come l’anno della svolta, quello in cui sono cadute anche le ultime restrizioni e c’è stato il ritorno a tutti gli effetti agli eventi in presenza. Andando ad analizzare il settore di congressi e convegni i dati riguardanti sono più che mai positivi.

Dopo due anni di assenza, infatti, l’ICCA - International Congress and Convention Association è tornata a pubblicare la classifica dei paesi e delle città che hanno ospitato il maggior numero di congressi e convegni nel 2022. Un ranking che vede l’Italia balzare sul podio e salire al terzo posto dietro solo a Stati Uniti e Spagna. Un netto salto in avanti rispetto al sesto posto dell’ultima classifica del 2019 (ultimo anno non afflitto dalla pandemia) che ha permesso all’Italia di mettersi alle spalle Germania, Francia e Regno Unito.

LEGGI ANCHE: Cgil, Landini e il "lusso" di un portavoce da 55mila€. Ora ne spende 2,7 mln

Sono stati 690 gli incontri ospitati negli Stati Uniti che si confermano al comando, 528 in Spagna e 522 in Italia dove il ritorno ai numeri del 2019, quando i convegni furono 550, è sempre più vicino. Se poi si passa ad analizzare la classifica delle città, Vienna guadagna 5 posizioni e con 162 eventi congressuali ospitati guida il ranking davanti a Lisbona che, con 144 incontri, si conferma seconda e Parigi che dal primo posto del 2019 scivola al terzo con 134 eventi. Due le città italiane nelle prime 20 posizioni, sono Roma al 14° posto con 79 eventi congressuali e Milano al 18° con 66. Segno che il comparto del MICE italiano sa coinvolgere diverse città, oltre alle due metropoli, vanno segnalate anche Bologna, Firenze e Torino rispettivamente al 35°, 60° e 70° posto.