Spread, resta la "febbre" a 200 punti.Macron riporta l'ottimismo sulla Francia
Intanto, all'interno della Bce si anima il dibattito sulla guidance sulla politica monetaria
L'obbligazionario resta sotto pressione. Lo spread Btp/Bund e' tornato a trattare intorno a quota 200 punti base. Il differenziale ha archiviato la seduta a 198,41 pb dopo aver toccato un massimo intraday a 201,581 pb. Gli ultimi "sondaggi positivi per Macron al ballottaggio con Le Pen hanno alimentato l'ottimismo" sull'obbligazionario francese dopo che il candidato centrista Francois Bayrou ha rinunciato alla corsa all'Eliseo, afferma Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners, puntualizzando pero' che c'e' "altra aria in Italia con le tensioni politiche nel PD e l'ultimatum di Bruxelles sulla manovra (0,2% del Pil in misure strutturali per evitare la procedura di infrazione) a premere sullo spread". Inoltre, secondo gli strategist di Unicredit sull'obbligazionario italiano pesa l'attesa per le aste di Btp previste lunedi' che per gli esperti saranno "molto pesanti".
Per quanto riguarda invece i Bund, il rendimento dei titoli di Stato tedeschi decennali ha annullato quasi tutto il rialzo registrato a inizio anno e si attesta oggi sui minimi da gennaio in scia al ritorno dell'avversione al rischio sui mercati. Il costo di finanziamento, nel dettaglio, ha chiuso in calo allo 0,2%. I rendimenti dei Bund a dieci anni sono saliti quasi fino allo 0,5% a fine gennaio, in scia alle prospettive di incremento dell'inflazione nell'Eurozona e alla speculazione su un possibile tapering da parte della Bce, per poi invertire la rotta a causa della crescente preoccupazione del mercato sulle elezioni presidenziali in Francia, che sta spingendo gli investitori a vendere titoli di Stato di Parigi e ad acquistare Bund.
Nel frattempo all'interno della Bce "si sta animando il dibattito sulla guidance sulla politica monetaria", sostengono gli economisti di Intesa Sanpaolo, puntualizzando che "il fronte piu' rialzista del Consiglio non spingera' per modificare i tassi di interesse prima della fine degli acquisti, coerentemente con la strategia fin qui annunciata da Bce.
Tuttavia, e' possibile che con l'inflazione al di sopra del 2% alcuni membri spingano per rendere la guidance piu' simmetrica eliminando il riferimento a tassi piu' bassi rispetto ai livelli attuali". Anche la comunicazione sugli acquisti, aggiungono gli esperti, potrebbe essere resa piu' simmetrica. "La guidance sui tassi potrebbe essere modificata nei prossimi mesi se i dati confermeranno la fase di crescita solida e il rischio politico sara' in parte rientrato dopo le elezioni francesi".