Economia

Stipendio, meno tasse dalla fine di marzo: che cosa cambia in busta paga

Meno Irpef in busta paga e assegno unico universale in arrivo per milioni di famiglie: che cosa cambia dal mese di marzo

Stipendio, che cosa cambia nel mese di marzo in busta paga 

La fine del mese si avvicina e i lavoratori dipendenti potrebbero trovare delle sorprese in busta paga: è l'effetto di una serie di riforme approvate dal governo ed entrate in vigore dal 2022. L'impatto complessivo è positivo, nella maggior parte dei casi, ma solo se si guarda e (considera) sia cedolino dello stipendio che estratto bancario, in cui dovrebbe comparire anche l'accredito da parte dell'Inps dell'assegno unico. In caso contrario (assegno non richiesto o non ancora arrivato) l'effetto sarà (inevitabilmente) negativo.

“Nel 2022, come spiega il Messaggero, sono entrate in vigore le nuove aliquote Irpef e le nuove formule per le detrazioni da lavoro, che rappresentano insieme il primo “pezzo” di una più complessiva riforma dell’imposta, attesa con la legge delega di riforma del fisco. Sul tavolo il governo ha comunque già messo a disposizione (a regime) circa 7 miliardi l’anno per alleggerire il prelievo sui contribuenti.

Per applicare il nuovo schema a quattro aliquote c’è tempo fino al mese di aprile, ma molti sostituti d’imposta hanno provveduto già dalle mensilità di gennaio o di febbraio”. Per chi percepisce un importo mensile lordo (ai fini previdenziali) fino a 2.692 euro scatta anche ulteriore piccola novità positiva, la riduzione dei contributi previdenziali pari a 0,8 punti. Nel mese di marzo è infatti entrato in vigore l’assegno unico e universale (Auu).

“Uno strumento a favore delle famiglie che assorbe altri benefici già esistenti, tra cui appunto le detrazioni per figli a carico e il vecchio assegno al nucleo familiare (Anf), con una dote aggiuntiva di circa 6 miliardi”, spiega il Messaggero. “Il nuovo assegno però non è calcolato in base al reddito dei singoli genitori o della famiglia, ma dipende dall’Isee (indicatore di situazione economica equivalente) che a sua volta tiene conto anche dei risparmi e degli immobili, tra cui la casa di abitazione.

Per il grosso dei nuclei familiari questa rivoluzione avrà un effetto positivo, incrementando le risorse disponibili. Ma c’è un punto importante da ricordare: l’Auu va richiesto all’Inps, sul sito o tramite i patronati, ed arriva direttamente sul conto corrente indicato. Quindi gli importi “spariti” dallo stipendio potranno essere ritrovati, spesso anche più abbondanti, in banca”, conclude il quotidiano romano. 

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