Economia
Terna e Regione Veneto: la rete elettrica del futuro è già realtà
Al via una sperimentazione per l’utilizzo di sistemi di monitoraggio a beneficio della sicurezza della rete elettrica e del territorio
L’Amministratore Delegato di Terna, Luigi Ferraris, e il Governatore della Regione del Veneto, Luca Zaia, e hanno firmato oggi un Protocollo d’Intesa per l’avvio di una sperimentazione relativa all’utilizzo della rete elettrica regionale ai fini del monitoraggio ambientale del territorio.
Terna ha sviluppato e installato per la prima volta in Veneto un sistema integrato che, attraverso l’utilizzo di sensoristica avanzata posta sulle proprie reti, consente la raccolta e l’analisi real-time di informazioni utili alla maggiore sicurezza e flessibilità del sistema elettrico regionale.
Dopo la tragedia di Vaia e dopo la nevicata del 2013 che causò il blackout di Cortina, Regione Vento ha messo in piedi un modello unico di monitoraggio del territorio. “Si tratta di qualcosa che abbiamo già realizzato e non semplicemente di un annuncio di qualcosa che abbiamo intenzione di realizzare”, ha sottolineato il Presidente di Regione Veneto, Luca Zaia. “Il network di dispositivi installati sui tralicci del Veneto consentirà la condivisione di dati in tempo reale. Dal punto di vista della protezione civile questo per noi significa tantissimo”, ha detto Zaia ringraziando l’Amministratore Delegato di Terna, Luigi Ferraris, per il grandissimo lavoro fatto dalla società in collaborazione con la Regione.
La firma di oggi rappresenta un evento molto importate per la sicurezza del sistema elettrico della regione Veneto. “L’accordo siglato oggi con la Regione del Veneto – ha detto l’Amministratore Delegato di Terna Luigi Ferraris – rappresenta una ulteriore occasione per aumentare la sicurezza e la sostenibilità della rete elettrica regionale. La transizione energetica in atto impone nuove sfide e rende la gestione della rete sempre più complessa e articolata; mettere tali sistemi innovativi a fattore comune con le istituzioni che operano a tutela del territorio, significa creare una nuova consapevolezza tecnologica con enormi vantaggi per il sistema elettrico e le comunità locali”.
Terna e Regione Veneto siglarono a gennaio 2019 un protocollo d’intesa per lo sviluppo delle infrastrutture della regione con la partecipazione delle amministrazioni locali. La firma di oggi rappresenta un altro tassello, nonché la base, del percorso intrapreso in Veneto da Terna.
Ad oggi sono stati installati 500 sensori su 26 linee nelle zone di Belluno, Verona e Vicenza con benefici, ad esempio, in merito alla riduzione dei disservizi servizio elettrico. Il monitoraggio avviene ogni 15 minuti, ma le tempistiche possono ulteriormente accorciarsi. L’utilizzo delle IoT Box, grazie alla capillare diffusione delle infrastrutture elettriche sul territorio, permette di aumentare in maniera significativa la capacità di osservazione dello stato della rete elettrica e di garantire efficienza nella gestione e maggiore tempestività di intervento in caso di necessità.
Il potenziale dell’operazione è enorme anche per le istituzioni; si pensi ai vantaggi legati al monitoraggio di aree a rischio frana, alla protezione da fenomeni meteo avversi e al monitoraggio della qualità dell’aria.
Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Terna, ad Affaritaliani.it: “In Veneto la sperimentazione per raccogliere e condividere dati e rendere più sicura la rete, in piena collaborazione con le istituzioni”. Guarda l’intervista di Affaritaliani.it
Con Regione Veneto, ha spiegato ad Affaritaliani.it l’Amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, continua la collaborazione per il monitoraggio del territorio e grazie all’installazione dei dispositivi già attivi su 26 linee “ad oggi abbiamo una base hardware che ci consentirà di avere informazioni e dati per sviluppare una strategia, ad esempio, di manutenzione predittiva. Si tratta di un modo – ha continuato Ferraris - per condividere informazioni e rendere più sicura la rete, in piena collaborazione con le istituzioni. Le informazioni che rileveremo non serviranno solo all’operatore di rete, ma saranno di utilità plurima”.
Quella che Terna ha avviato nel territorio veneto si tratta di una tecnologia all’avanguardia: “La prima sperimentazione concreta di queste dimensioni fatta da un operatore di trasmissione come Terna”, ha detto Ferraris, che poi ha concluso come la tecnologia di monitoraggio della rete attivata in Veneto sia esportabile anche ad altre aree critiche sul territorio nazionale.
Terna e Regione del Veneto collaboreranno, infatti, per lo sviluppo di strategie finalizzate alla condivisione dei dati raccolti e alla valutazione della fattibilità di ulteriori proposte di Use Case di interesse collettivo.
Luca Zaia, Presidente Regione Veneto: “Grazie all’accordo con Terna, saranno raccolti e messi a disposizione dati indispensabili a pianificare interventi, soprattutto in caso di emergenze di particolare impatto”.
“Questa è innovazione allo stato puro”, ha detto Luca Zaia, Presidente di Regione Veneto. “La linea elettrica ad alta tensione del futuro avrà tutti questi dispositivi. Noi veneti siamo i primi ad averli installati. I dispositivi ci permetteranno di avere informazioni rispetto alle condizioni metereologiche, rispetto ad eventuali inclinazioni e movimenti terrosi e franosi nell’ambito dei tralicci, consentiranno di monitorare la tensione e il surriscaldamento dei cavi”.
“Potenziare i sistemi di monitoraggio ambientale a tutela della sicurezza è sempre stata una nostra priorità, e lo è ancora più dopo Vaia – ha detto Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto – in questo caso, grazie all’accordo con Terna, saranno raccolti e messi a disposizione delle strutture regionali, Protezione Civile in primis, dati, aggiornati in tempo reale e integrati, indispensabili a pianificare interventi, soprattutto in caso di emergenze di particolare impatto. Il progetto rappresenta un’esperienza nuova e importante per la Regione, in uno dei campi di maggiore sviluppo nell’innovazione: Internet of Things, contesto tecnologico, che permette di raccogliere, elaborare e rendere utilizzabili milioni di dati. Un politico, un amministratore pubblico, per prendere decisioni deve poter contare su strumenti adeguati. In questo caso, il protocollo d’intesa con Terna, oltre ad ampliare la rete delle collaborazioni, ci metterà a disposizione milioni di dati per continuare a garantire il massimo dell’efficienza delle nostre strutture, in particolare della Protezione Civile, fiore all’occhiello riconosciuto a livello nazionale”.