Economia
Testamento Berlusconi, grafologa: "Non firmava così. Quel testo va indagato"
Patrizia Giachin: "Il documento del 2022 è pieno di elementi che andrebbero approfonditi. Evidenti differenze nella grafia, segni e anomalie"
Testamento Berlusconi, la grafologa: "Troppe cose non tornano"
Continua a far discutere il testamento di Silvio Berlusconi. Sono diversi gli aspetti che colpiscono in quei tre documenti scritti a mano dal Cavaliere e datati 2006, 2020 e 2022. In particolare, presenta diverse anomalie l'ultimo testo, quello scritto dal leader di Forza Italia prima del ricovero al San Raffaele. La cosa più evidente a prima vista è la mancanza del nome di uno dei cinque figli, l'ultimogenito Luigi ma ci sarebbe molto di più. Non è però l’assenza del nome di Luigi quello che secondo la grafologa Patrizia Giachin, intervistata da Il Giorno, salta agli occhi ma piuttosto, le "evidenti differenze nella grafia, rispetto alle due precedenti versioni". Elementi che sono sicuramente "imputabili all'età avanzata dell'estensore e allo stato di stress in cui si trovava al momento della scrittura, avendolo scritto poco prima del ricovero in ospedale", ma che hanno delle peculiarità singolari.