Economia
Testamento Berlusconi, grafologa: "Non firmava così. Quel testo va indagato"
Patrizia Giachin: "Il documento del 2022 è pieno di elementi che andrebbero approfonditi. Evidenti differenze nella grafia, segni e anomalie"
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"Le più evidenti – prosegue Giachin a Il Giorno – riguardano le parole "Dalle", "Berlusconi", "per", "quello" e "papà": dove compaiono tratti d’avvio e segni aggiuntivi che meriterebbero ulteriori e più approfonditi esami grafologici, magari analizzando gli originali. I segni presenti in queste parole, due ascendenti e due discendenti, con un netto segno geometrico, possono essere imputabili a un'indecisione o un'insicurezza, assolutamente non presente nella grafia degli altri due testamenti. Altra grande differenza rispetto ai due documenti del 2006 e del 2020 – prosegue l’esperta – sono poi il numero 2, presente nell’intestazione, tracciato in maniera nettamente diversa. Ma la più evidente di tutte è la firma. Nei testi del 2006 e del 2020 la firma è ampia, molto più grande del resto del testo, con la S e la B molto larghe e marcate, nel documento del 2022 la firma si contrae in una sorta di sigla con solo una S seguita da una B e alcuni segni molto ristretti. La personalità che emerge da questa firma contrasta nettamente con quella che emerge dagli altri due testamenti".