Economia

Tim, irrealistico triangolo Cdp-Vivendi anti-Kkr.Bollorè vuole prezzo più alto

di Marco Scotti

Rumors. A poche ore dal Cda del 17/12 la compagnia si trova a fare i conti con diversi macigni: nuovo profit warning, offerta Kkr, ruolo di Cdp e post Gubitosi

E poi c’è da chiarire il futuro dell’azienda. Se il cda dovesse dare il via libera all’offerta di Kkr ci sarebbero quattro settimane di due diligence prima dell’Opa vera e propria. Si andrebbe dunque a fine gennaio tra una cosa e l’altra. E nel frattempo? Nelle scorse settimane si è parlato di un possibile triangolo tra Vivendi e Cdp per studiare un’offerta alternativa a quella del fondo americano. Ma entrambe le società, specialmente alla vigilia del consiglio di domani, preferiscono non commentare.

Fonti accreditate riferiscono però come i francesi siano particolarmente preoccupati, da una parte, per il loro investimento, visto che detengono poco meno di un quarto delle azioni di Tim e non riescono a rendere fruttifero un investimento che aveva tutte le carte in regola per esserlo eccome. Da qui, l’idea di un possibile “tandem” con Cassa Depositi e Prestiti (che detiene poco meno del 10% dell’azienda). 

A quanto risulta ad Affaritaliani.it, questa ipotesi, che pure circola da qualche tempo, non può essere al momento confermata perché troppa è la confusione intorno a Tim. E fonti accreditate ci riferiscono che potrebbe essere la stessa Vivendi ad avere interesse che queste notizie circolino per cercare di spuntare, magari, condizioni migliori da parte di Kkr. Si tratterebbe, d’altronde, di un normale e comprensibile meccanismo di difesa dell’investimento profuso negli anni e una possibile soluzione ad alcuni temi sempre più scottanti.

(Segue lo scontro sul ruolo di Luigi Gubitosi....)