Economia

Tim, si decide sulle nomine. E poi fari puntati sui contratti milionari

Il cda di mercoledì analizzerà l’intesa con Dazn. Sulle poltrone in corsa Sarmi, Palenzona e Proverbio: tutte le novità

Tim, cda diviso tra i contratti e le nomine

Telecom Italia è chiamata ad approvare i conti dei primi nove mesi del 2022 e a decidere chi cooptare in consiglio al posto del dimissionario Luca De Meo. Ma, come scrive Repubblica, ci sarà anche attenzione nell'analizzare "alcune situazioni interne che hanno occupato nei mesi scorsi i vari comitati di controllo e il collegio sindacale. Tra queste c’è sicuramente il contratto stipulato da Tim con Dazn nell’autunno 2020, quando alla guida del gruppo c’era Luigi Gubitosi, e che ha per oggetto la trasmissione delle partite di Serie A". Si tratta di un accordo per un impegno complessivo triennale intorno al miliardo di euro che avrebbe dovuto far "decollare" le sottoscrizioni alla fibra di Tim ma che in realtà non ha ottenuto grandi risultati, complice un campionato di Serie A sempre più impoverito e diversi problemi di connessione con l'OTT. 

Secondo quanto scrive Repubblica, il contratto in questione ha "tra le tante cose coinvolge anche la società Mint di proprietà di Andrea Pezzi, il consulente più ascoltato da Arnaud de Puyfontaine, il grande capo di Vivendi". Secondo Repubblica, nel "contratto con Dazn è previsto che tutta la pubblicità che Tim indirizza sul distributore delle partite di calcio debba essere veicolata attraverso la piattaforma tecnologica di Mint in cambio di una commissione molto generosa (sembra l’8%). Pezzi dal canto suo, secondo fonti a lui vicine, sembra si sia prodigato per far ottenere a Tim degli spazi gratuiti del valore di svariati milioni di euro, abbassando così i suoi margini di guadagno".

Ma Affaritaliani.it può fare un passaggio in più: intanto che, diversamente da come riporta il quotidiano capitolino, nel consiglio di amministrazione di mercoledì non sarà dibattuto l'accordo con Mint, anche se rimane un tema attenzionato. Poi che il contratto effettivamente risale al 2020 e la sua funzione è quella di "progettare e garantire il processo di in housing del medium digitale". Il contratto, come risulta ad Affaritaliani.it, è stato sottoscritto solo dopo la verifica dei target, con il test durato sei mesi che ha prodotto risultati sopra le attese. 

Sul fronte nomine, secondo Repubblica "Vivendi ha scritto una lettera al presidente di Tim sponsorizzando l’ingresso in cda di Massimo Sarmi", che nelle intenzioni dei francesi "dovrebbe andare a sostituire Salvatore Rossi alla presidenza ma su questo tema non c’è ancora un consenso sufficiente. L’altro nome accreditato in queste ore è quello di Fabrizio Palenzona", conclude Repubblica, "mentre le preferenze del Comitato nomine sarebbero per Stefano Proverbio della McKinsey".