Economia

Tim, i ricavi 2021 deludono. Ko in Borsa.I frutti del calcio già dal trimestre

di Marco Scotti

Piuttosto, quello che traspare in modo sempre più deciso è che per Tim questo sia l’anno zero. Fonti accreditate vicino all’azienda riferiscono che è un momento di cambiamento in cui si stanno costituendo varie fabbriche prodotto. Una è quella del cloud con Noovle che sta negoziando con Cdp; il calcio e la riformulazione dell’offerta di TimVision è un altro asset su cui investire; c’è Fibercop, che vuole comunque proseguire la sua opera di evangelizzazione sulla fibra FTTH; c’è il rilancio di Olivetti divenuta la “casa” dell’IoT; ci sono i progetti di cybersecurity.

In Tim sono certi che tutti questi progetti abbiano la possibilità di trasformarsi in tanti piccoli “tesori” che porteranno revenues aggiuntive già dal prossimo anno ma che per intanto rappresentano un costo. Non è un caso che le spese strategiche siano aumentate rispetto alla prima versione del piano di circa 200 milioni. E l’azienda guidata da Luigi Gubitosi è soprattutto convinta che il calcio – i 340 milioni investiti non sono mai stati ufficialmente confermati ma neanche smentiti – diventerà un asset estremamente fruttifero già dal prossimo trimestre. La ritrovata armonia tra gli italiani e il pallone, sancita dalla vittoria degli europei, potrebbe effettivamente fare da catalizzatore.

Da notare, infine, che nella nuova versione del bilancio non sono state considerate due voci interessanti. La prima è quella dei voucher che il governo ha già stanziato ma che ancora non hanno l’ok dell’Ue. Si tratta di 900 milioni di euro destinati a imprese e famiglie con Isee inferiore ai 50mila euro. Una parte importante sarebbe ovviamente spettata a Tim.

La seconda voce riguarda Oi, la compagnia di telecomunicazioni brasiliana già formalmente rilevata da Tim ma che ancora non ha ricevuto il via libera dall’Antitrust brasiliano. Ebbene: dall’azienda sono certi che non appena sarà arrivato l’ok, ci saranno incrementi a doppia cifra.