Economia
Rete Tim, Labriola gongola dopo ok a Kkr: "Cessione necessaria. Ora sviluppo"
Il ceo rassicura dipendenti e stakeholde: "Stiamo affinando i nostri piani per lo sviluppo di Tim Consumer, Tim Enterprise e Tim Brasil"
Tim, l'ad Labriola rassicura dopo la cessione a Kkr: "Riscriveremo il futuro delle telecomunicazioni"
Nel futuro dellle telecomunicazioni italiane si profila un "nuovo assetto", a quanto annuncia l'amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, in una lettera indirizzata ai dipendenti del gruppo. La decisione di cedere a Kkr la rete Tim da parte del cda della big company infatti si inserisce in questo scenario e asseconda il piano presentato a luglio 2022.
La decisione presa - sottolinea Labriola - "riscriverà il futuro dei servizi di telecomunicazione, perché pone le basi per abbattere il debito che grava sulla piu' grande azienda del settore e le impedisce di puntare con decisione al suo sviluppo e a mantenere la sua leadership nel mercato". "Mentre portiamo avanti questa operazione, stiamo anche affinando i nostri piani per lo sviluppo delle attivita' di Tim Consumer, Tim Enterprise e Tim Brasil. La ricchezza di talenti e di opportunità in tutti e tre i business ci porta a dire che non sono solo sostenibili, ma che rappresentano davvero la base per una nuova generazione di servizi, oltre a essere il motore per la creazione di valore, soprattutto per il nostro gruppo", prosegue l'amministratore delegato.
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"D'altra parte - continua l'ad - Netco ha tutto cio' che e' necessario per sviluppare il proprio potenziale, perche' le sue persone rappresentano il meglio che il mercato offre, sono altamente qualificate e continueranno a essere generatrici della cultura tecnologica che ha caratterizzato da sempre il nostro settore".
"Come dicevo - prosegue - la decisione del consiglio segna l'inizio della nostra strada. Attraverseremo insieme un periodo di nuovi percorsi che avranno bisogno della vostra energia e collaborazione. Valorizzeremo competenze e attitudini ma per fare questo occorre fiducia, coraggio e la determinazione di traghettare la nostra azienda verso il successo. Perche' da questo successo dipende realmente il nostro futuro" spiega Labriola.
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"La decisione presa dal Consiglio non riguarda le sorti della rete fissa, perche' nessuno ritiene che questa operazione segnera' un freno al suo sviluppo (anzi!), ne' qualcuno puo' pensare che l'ingresso di un fondo d'investimento possa rendere meno italiana questa infrastruttura che insiste sul nostro territorio, peraltro soggetta al Golden Power e con la partecipazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze e di F2i". Con questo messaggio il ceo Tim ha voluto chiarire la rotta e rassicurare i dipendenti (e anche le malelingue).
Tim, Rossi: “Contenzioso con Vivendi? Progetto comunque va avanti”
"Gli azionisti hanno i loro diritti, come ha detto il ministro Giorgetti, e li fanno valere nelle sedi che ritengono opportune e nessuno conculca i diritti, quindi sono liberi di farlo. Che il progetto rimanga impantanato non direi, direi che il progetto comunque va avanti”. Così il presidente di Tim Salvatore Rossi replica a una domanda sul fatto che il progetto di cessione della rete potrebbe rimanere bloccato o ‘impantanato’ nella querelle legale annunciata dal socio Vivendi.
“Ci sarà un contenzioso? Non ci sarà? Non lo so, non posso saperlo. In ogni caso - prosegue il presidente interpellato a margine del premio Anima - noi si va avanti con la certezza di aver fatto veramente tutto quello che era in nostro potere fare, per il bene dell’azienda, di chi vi lavora e di tutti gli azionisti”.
Tim, Rossi: “Debito si ridurrà in modo decisivo”
“Il debito si ridurrà molto a seguito di quest’operazione, uno degli scopi è proprio quello di ridurre in modo consistente, vorrei dire decisivo, il peso finanziario del debito che negli scorsi 25 anni ha gravato su Telecom Italia, su Tim, e l’ha molto frenata nei suoi disegni legittimi di sviluppo”, ha spiegato Rossi.
Tim, Rossi: “Da cessione Netco né licenziamenti né cig”
Non corrono rischi i dipendenti di Tim con il via libera alla cessione di NetCo deliberata ieri dal cda di Tim. “Fino a questo momento nessuno è stato licenziato. Ci sono state alcune uscite volontarie ma nessuno è stato licenziato” in Tim, “non c’è stato ricorso alla cassa integrazione e non è previsto che né l’una né l’altra cosa ci siano a seguito di questa operazione”, ha detto Rossi precisando che i dipendenti in NetCo saranno circa 20.000.
Tim, Rossi: “Decisioni in interesse azienda, per reazione mercato bisogna attendere”
“Ieri il consiglio di amministrazione ha preso decisioni molto importanti per la vita dell’azienda, sulla base di un’analisi molto approfondita e anche molto lunga, perché il consiglio è durato praticamente tre giorni ininterrotti. Siamo convinti di avere fatto integralmente il nostro dovere e di avere preso decisioni nell’interesse dell’azienda, del personale che vi lavora che è tanto e che aspettava queste decisioni con ansia, e dei suoi azionisti, di tutti i suoi azionisti”, continua Salvatore Rossi.
Rossi invita ad aspettare qualche tempo per giudicare come il mercato abbia accolto la decisione. “La borsa, il mercato azionario, è volatile per definizione, quindi - spiega - una singola giornata di contrattazioni non ha grande significato. Vediamo nel corso dei prossimi giorni e nelle prossime settimane, via via che le informazioni su questa operazione, che è molto complicata che non è semplice da capire neanche per analisti professionisti, saranno rese note, anche nella call con gli analisti di giovedì “dopo l’esame dei conti da parte del Cda e dove l’Ad Pietro Labriola avrà modo di spiegare più compiutamente i dettagli dell’operazione”.