Economia
Tim, Cda: offerte inadeguate, si attende il rilancio di Kkr. Balzo del titolo
Il Cda aspetta un'offerta migliore da parte del fondo Kkr. Tim balza in Borsa dopo l'allungamento dei tempi
Tim, il Cda aspetta un'offerta finale da uno dei due offerenti entro il nove giugno
Il consiglio di amministrazione di Tim, riunitosi ieri sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha analizzato in profondità le offerte non vincolanti ricevute per Netco dal consorzio formato da CdP Equity e Macquarie e Kkr e le ha ritenute non ancora adeguate.
Pertanto, si legge in una nota della compagnia, considerata la disponibilità espressa da almeno uno degli offerenti a migliorarla, il consiglio ha ritenuto di sondare tale disponibilità, al fine di ottenere un'offerta finale entro il 9 giugno prossimo.
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Secondo fonti vicine al dossier, al momento a essere disposto a migliorare la propria offerta sarebbe Kkr. Tuttavia anche il tandem Cdp-Macquaire potrebbe teoricamente avanzare un'ulteriore proposta entro il 9 giugno.
Tim balza in Borsa dopo l'allungamento dei tempi delle offerte per la rete (+3,46%)
Avvio positivo questa mattina in Borsa per il titolo Tim dopo il cda di ieri sera. Le azioni Tim sono al momento quelle con i maggiori guadagni, a +3,46%.
Tim, possibile un’offerta congiunta Kkr-Cdp-F2i
Nella giornata di oggi un’agenzia Reuters riferisce di un possibile rilancio da parte di Kkr che però potrebbe unire le forze con Cdp e F2i. Fonti vicine al dossier riferiscono che da parte degli americani ci sarebbe apertura, purché non vi siano problemi di Antitrust, visto che Cdp ha il 60% di Open Fiber.
Non basta: la cifra da mettere sul piatto rimane comunque piuttosto elevata, tant’è che una fonte ha dichiarato ad Affaritaliani.It che più che non conoscere la ricetta, a mancare sarebbero proprio gli ingredienti. Tradotto: Vivendi chiede 31 miliardi, sotto i 27-28 non sembrerebbe disposta ad andare.
D’altro canto, si sono moltiplicate le voci di un possibile aumento di capitale, una soluzione che però fonti vicine al dossier definiscono “ricattatoria”. Infine, rimane sempre il take private. Si vedrà: il consiglio di amministrazione ha chiesto di far pervenire entro il 9 giugno un’offerta migliorativa. Fino ad allora continuerà il valzer delle illazioni.