Economia
Eredità Berlusconi: i casi Agnelli, Del Vecchio e Benetton. Tre scenari
Tre scenari di tre grandi famiglie italiane che possono dare l'idea di come l'impero Berlusconi potrebbe essere suddiviso
Partendo dalla famiglia imprenditoriale dinastica simbolo dell’Italia, Gianni Agnelli ha sempre fatto suo un principio guida molto chiaro: «bisogna che a decidere e comandare sia uno alla volta». Ed ecco che l’Avvocato, venuto a mancare nel 2003, ha deciso di lasciare in mano tutto al giovanissimo nipote, allora 37enne, John Elkann, che ora guida Dicembre. Si tratta del veicolo che esprime la quota azionaria più importante della Giovanni Agnelli Bv, a cui fa capo il controllo di Exor, la holding capofila del sistema che da Ferrari porta a Stellantis e Cnh e il cui valore ha raggiunto oggi 33 miliardi di euro.
A oggi la Dicembre vede John Elkann con il 60% delle quote e i fratelli Lapo e Ginevra con un 20% ciascuno. Questo è il quadro attuale dopo una lunga storia di donazioni e compravendite che si sono susseguite in silenzio nell’arco di un ventennio e sono state capaci di dare forma alle volontà di Gianni Agnelli. Senza dimenticare che è in piano svolgimento una battaglia legale tra la figlia dell’Avvocato, Margherita e suo figlio John Elkann, che però non ha a che fare con il controllo del gruppo, affidato in modo inequivocabile dai nonni a John con la doppia donazione.
Famiglia Benetton – Manager esterno e statuto che fissa l’unanimità degli eredi