Economia
Trivelle, Confindustria: l'intesa è un suicidio industriale
Parla il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli
"L'accordo sulle trivellazioni e' un suicidio industriale. E' in gioco la sopravvivenza di un intero sistema territoriale che ha fatto dell'oil&gas un fiore all'occhiello nel panorama mondiale, per tecnologie, competenze e anche per sicurezza e sostenibilita' ambientale. Mi piacerebbe che qualche ministro venisse a Ravenna a vedere di che parla invece di affrontare la questione come disputa elettorale". Cosi' il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli, un'intervista al Sole 24 Ore.
"Sfileremo anche noi a Roma il prossimo 9 febbraio nella manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil, perche' l'intesa raggiunta dal Governo e' un pasticcio che puo' fare danni di proporzioni inimmaginabili", dice Maggioli. Nel merito, "il problema non e' la riduzione del canone da 35 a 25 volte, un contentino che terra' in piedi solo piccole concessioni marginali, ma il clima totale di incertezza in cui si getta un settore che vive di investimenti a lungo termine, con orizzonti che si misura in decenni. Investimenti - rimarca - dietro ai quali ci sono anni di studi per verificare l'impatto ambientale".
"Con le nuove norme - denuncia Maggioli - saremo in bali'a di qualcuno che tra 18 mesi ci dira' quali aree di coltivazione siano compatibili e quali no, dal momento che il nuovo testo non si limita a bloccare nuove perforazioni ma assoggetta alle previsioni del futuro Piano per la transizione energetica anche la prosecuzione delle estrazioni in essere. E' un limbo che azzera la possibilita' di fare progetti".