Trump diventò il cigno nero. Sui mercati scattano le vendite
Borse Ue e WS in rosso. Per qualche gestore è l'inizio della correzione sull'equity. Pesano i timori sulla capacità futura di Trump di realizzare le riforme
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
E' il cigno nero che i mercati temevano? E' presto per dirlo, ma l'ottimismo che si respirava fra gli investitori solo dieci giorni fa, immediatamente dopo l'elezione di Emmanuel Macron sembra svanito nel nulla. Il caso Fbi, il Russia-gate e l'ammissione (mentre prima lo staff della Casa Bianca aveva smentito) del presidente americano Donald Trump di aver passato segreti di Stato a Mosca, sta paralizzando i mercati finanziari. Gli investitori hanno premuto il tasto delle vendite sugli asset più rischiosi, liberandosi sul valutario anche del dollaro (in un contesto di futuro rialzo dei tassi Usa, il Wsj Dollar Index, dopo cinque sedute negative consecutive, ha toccato i minimi da novembre e l’euro è arrivato a quota 1,1122 sul biglietto verde).
Oltre alle Borse asiatiche ed europee, le prese di beneficio stanno caratterizzando anche l'andamento di Wall Street, dove qualche gestore ipotizza l'inizio della correzione di un listino in cui i titoli hanno raggiunto valutazioni stratosferiche. Correzione che potrebbe abbattersi anche sull'Europa, smorzando la buona ripresa degli indici continentali nel 2017.
Cos'è che intimorisce? La capacità e la reale forza dell'amministrazione Trump di mettere a segno la grande riforma fiscale, di portare a casa gli investimenti infrastrutturali e archiviare definitivamente l'Obamacare. Vitamine che, prima delle ottime trimestrali a stelle e strisce, hanno sostenuto lo S&P 500 e il Nasdaq, proiettandoli verso nuovi record storici. Al Congresso, ora, non c'è soltanto l'opposizione dei democratici che hanno promesso di dare battaglia alla Casa Bianca, ma anche molti repubblicani, adesso, si rifiutano di difendere Trump.
Non si parla ancora di impeachment visto che la Costituzione americana lo prevede solo in casi estremi, ma qualcuno a Capitol Hill già ci pensa. Tant'è che i bookmaker internazionali già lo danno a quattro, un evento cioè non molto probabile, ma nemmeno impossibile. Per intendersi, la vittoria di Marine Le Pen alle Presidenziali francesi era quotata a 12. Adam Kinzinger, deputato del partito dell'Elefantino, ha invocato la creazione di una commissione indipendente o di incaricare un procuratore speciale per indagare sui legami tra la campagna elettorale di Trump e la Russia. "Credo che sia il momento di fare il necessario per fare in modo che, quando sarà tutto finito, gli americani abbiano la sicurezza che sia stata fatta giustizia. È il momento di istituire una commissione indipendente o di nominare un procuratore speciale", ha detto infatti il repubblicano alla Cnn. È necessario fare chiarezza, dopo le indiscrezioni sulla richiesta di Trump all'allora capo dell'Fbi, James Comey, di mettere fine alle indagini sui rapporti tra l'ex consigliere per la sicurezza nazionale, Michael Flynn, e la Russia, perché "qui si tratta dell'America, non dei nostri partiti politici o del nostro futuro politico", ha concluso.
E così l'epicentro del rischio politico, che prima sembrava appannaggio del vecchio continente, ora si è spostato nuovamente sull'altra sponda dell'Oceano. "L'azionario frena dopo la recente performance positiva e l'incertezza politica che circonda Trump sta certamente dando ai trader una ragione per passare alla cassa", ha spiegato David Madden, market analyst di CMC Markets.
Per l'esperto "gli investitori hanno grandi speranze sulla visione dell'America di Trump, ma l'ultimo scandalo mette almeno in stand-by i suoi piani". Kevin O'Nolan, multiasset portfolio manager di Fidelity International, uno dei più grandi asset manager del mondo, lo dice chiaramente: "Ora è più probabile che quella di Trump diventi una presidenza in cui sarà molto difficile realizzare" quanto promesso. Insomma, un'amministrazione azzoppata anzitempo. Sulla scia di Wall Street, dove il Dow Jones a metà mattinata perde l'1,20% e il Nasdaq cede l'1,49%, le Borse europee allargano il rosso a meno di un'ora dalla campanella di fine seduta, raggiungendo i minimi di giornata. Banche, costruzioni e assicurazioni i comparti più venduti in tutto il vecchio continente. Piazza Affari è la peggiore, dove il Ftse-Mib zavorrato dai cementiferi, bancari e Fca, lascia sul terreno oltre il 2%.