Economia
Turismo, i manager incontrano Garavaglia: “Noi motore per la crescita”
Il 13,1% del pil nazionale, il 15% della forza lavoro con i suoi circa 4 milioni di occupati, un valore economico di 236 miliardi di euro, una capacità ricettiva di 33 mila strutture per oltre 2,23 milioni di posti letto, 183 mila esercizi extra alberghieri, un saldo nella bilancia turistica dei pagamenti di oltre 16,2 miliardi di euro: questi alcuni dei dati che caratterizzavano il settore del Turismo nell’anno 2019. Le previsioni dell’Enit per gli anni 2020/21 parlavano di incrementi a doppia cifra ed invece…..fu la pandemia a condannare al collasso un settore che rappresenta una delle voci più significative e trainanti dell’economia del nostro Paese ma che quest'anno ha registrato perdite per circa il 97% del suo giro d'affari, pari a un 3% di pil nazionale.
Come intervenire per ridare vita al sistema Turismo? E’ stata questa la domanda sulla quale si è incentrata la web conference “Manager per il turismo tra tradizione e innovazione” organizzata da Federmanager mercoledì 12 maggio per approfondire il tema con il Ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia. La proposta del Presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, di avviare subito una “cabina di regia nazionale” per coordinare e sfruttare al meglio tutte le opportunità di una offerta turistica globale, in modo articolato ed integrato, ivi comprese le risorse derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stata totalmente condivisa dal Ministro il quale ha sottolineato come tale obiettivo abbia trovato piena rispondenza nella creazione di un nuovo Ministero, quello del Turismo, chiamato ad assolvere, in una visione unitaria, tutte quelle attività che fanno capo al settore inteso nella sua globalità di interessi, di iniziative, di gestione di una filiera che deve essere condiderata come la sommatoria di iniziative territoriali o locali.
“Il settore del turismo sta soffrendo sicuramente la nuova crisi, ma paga anche alcune tradizionali inefficienze, figlie di una mentalità che non ha saputo trasformarlo in una vera industria, individuabili in aziende piccole, in infrastrutture carenti, in poca innovazione”. Questa condizione, sottolineata da Cuzzilla e condivisa dal Ministro, ha introdotto il tema della necessità di promuovere una innovazione digitale che dia al settore “una veste industriale” caratterizzata da imprese strutturate e competitive, capaci di assumere una posizione di leadership e di attrarre turismo di qualità. In tale contesto è stata sottolineata l’importanza che il digitale può avere sulla promozione del sistema e sull’offerta turistica nel nostro Paese con la realizzazione, tra quelli che sono gli interventi previsti per il settore dal recovery plan italiano, dell’“Hub del turismo digitale”, una piattaforma web dedicata, che permetterà il collegamento dell’intero ecosistema turistico nazionale per valorizzare, integrare, favorire l’offerta di servizi.
L’importanza della Conference organizzata da Federmanager, che ha consentito una occasione di incontro e di confronto tra i rappresentanti dei Dirigenti industriali ed il Ministro del Turismo, trova la sua sintesi nelle considerazioni conclusive di Stefano Cuzzilla che ha sottolineato l’esigenza di “ un approccio alla tema del Turismo di tipo manageriale, che metta in relazione gli aspetti della mobilità, dei trasporti, della valorizzazione dei borghi, dei piccoli centri, delle tante bellezze che abbiamo favorendo in tal modo un turismo sostenibile e resiliente, capace di scelte di investimento, capace di trasformarsi per essere la leva strategica per la crescita dell’intera economia nazionale».
Nel perseguire tale obiettivo pieno sarà l’impegno del management nelle imprese che operano all’interno della filiera delle attività che fanno capo al Turismo, che si è dichiarato disponibile anche per una collaborazione attiva di proposte e di idee che potranno essere trasferite al Ministero del Turismo; per tale disponibilità il Ministro Garavaglia ha ringraziato impegnandosi a farne attenta considerazione nello spirito di una utile collaborazione che possa coniugare le esigenze del settore con gli apporti che possono essere dati dalle professionalità di chi opera nel mondo della produzione industriale e delle infrastrutture. Sergio Moschetti