Economia

Ubi Banca oltre il 20%, sale Intesa. Messina: "Non aumenteremo il prezzo"

"5.000 uscite ma saranno solo volontarie"

LA REAZIONE DELLA BORSA - Prosegue in rialzo sostenuto la seduta di Intesa Sanpaolo in Borsa. Il titolo guadagna l'1,75% a 2,58 euro, Ubi prosegue la sua corsa in rialzo del 22,8% a 4,28 euro. Tra stop&go Bper cede il 7,69% mentre Unipol guadagna l'1,33%.

Intesa-Sanpaolo riapre il risiko bancario. Messina lancia un'Ops su Ubi

Intesa: Messina, prezzo Ops equo, non lo aumenteremo - Nessuna intenzione di aumentare il prezzo" dell'ops. "Ci sempre gia' equo e non abbiamo nessuna intenzione di cambiare le condizioni": lo dice il ceo di Intesa, Carlo Messina nella call con gli analisti.

Intesa: Messina, 5.000 uscite ma saranno solo volontarie - "Nelle 5.000 persone che volontariamente potranno uscire sono previste includono le 1.000 richieste di adesione all'accordo sindacale di Intesa Sanpaolo del 29 maggio 2019 e le 300 persone previste nell'accordo sindacale di Ubi Banca del 14 gennaio 2020. Le altre saranno quelle che potranno rientrare in questa previsione di uscite. Ma vorrei ribadire che si tratta di uscite volontarie". Lo sottolinea il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina nella call con gli analisti parlando dell'ops su Ubi.

Intesa: Messina, spero Ubi consideri Ops amichevole - "Questa operazione puo' veramente creare un campione. Non e' amichevole dal punto di vista tecnico non aveva altro modo per farla. Ma pensiamo che management di Ubi e' forte. Massiah un ceo davvero bravo e Moratti e' molto forte. Pensiamo che possano considerare amichevole questa operazione. Dal primo giorno parlero' alle persone di Ubi come persone del nostro gruppo". Lo ha detto il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, concludendo la conference call con gli analisti finanziari per l'ops su Ubi.

Intesa:Messina, non cediamo fabbriche prodotto, le compriamo - Il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, non vendera' le fabbriche prodotto di Ubi Banca nel caso in cui l'ops sull'istituto concorrente dovesse andare in porto. "Non abbiamo intenzione di vendere le fabbriche prodotto, noi siamo compratori di fabbriche prodotto, questa e' la storia di Intesa Sanpaolo". Intesa non fara' come altre banche "che hanno venduto le loro fabbriche prodotto, i loro gioielli della corona" per rafforzare il capitale o pagare piu' dividendi.

Intesa:Messina,nostra mossa in linea aspettative Bce - "Questa mossa e' in linea con le aspettative dell'autorita' di vigilanza". Lo sottolinea il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina nella call con gli analisti parlando dell'ops su Ubi. "Il consolidamento - aggiunge - e' una priorita' ma deve essere fondato su condizioni robuste e sicure. In questo caso prevediamo una robusta cessione di npl. Il consolidamento non e' solo una questione transfrontaliera ma anche del nostro Paese. L'obiettivo e' quello di creare un player robusto e leader".

Intesa: Messina, nascera' terzo generatore utili in Eurozona - "Quello che nascera' dai due gruppi e' un campione nella generazione dei ricavi. Se mattiamo insieme i due utili abbiamo il terzo generatore nell' Eurozona, il quarto in Europa.". Lo sottolinea il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina nella call con gli analisti parlando dell'ops su Ubi.

Messina, reazione Ubi? Dobbiamo aspettare, io positivo - "E' chiaro che dobbiamo aspettare. Il mio approccio e' totalmente positivo verso il management, gli azionisti e tutte le persone che lavorano in Ubi". Lo ha detto il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, interpellato dagli analisti in merito ad eventuali reazioni da parte della banca oggetto dell'ops. "Non parlo solo al ceo e al management ma a tutte le migliaia di persone che lavorano" nell'istituto guidato da Victor Massiah. "La mia aspettativa e' che" non appena completata l'operazione i dipendenti siano "considerati parte della nostra famiglia senza distinzione tra Intesa e Ubi" che saranno "un unico gruppo, con uguali possibilita' per tutti di condurre carriere". Messina ha pero' detto che "il conseguimento di risultati e la realizzazione del loro business plan e' un must perche' solo se si realizza e' possibile creare valore per gli azionisti e restituire ricchezza alle comunita'".


Messina: "Con Ubi leader in Ue. Nuovo capitolo di IntesaSanPaolo"

"L'operazione apre un nuovo capitolo della storia di questo gruppo: vogliamo unire due eccellenze del nostro sistema bancario per dare vita a una nuova realtà leader nella crescita sostenibile e inclusiva". Lo ha dichiarato il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, commentando l'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su Ubi, annunciata ieri sera. "Grazie a questa operazione, la banca che nascerà dall'integrazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi potrà essere uno dei leader del sistema bancario europeo".

L'operazione, ha proseguito, "segna una innovazione rilevante nella nostra strategia degli ultimi anni. Siamo infatti convinti che nel nuovo scenario del sistema bancario europeo degli anni '20 sia necessario guardare avanti e porsi nuovi obiettivi. La nostra banca si è sempre distinta per lungimiranza; lo abbiamo dimostrato nel 2011 quando, in anticipo rispetto al settore bancario, abbiamo lanciato un'operazione di rafforzamento del capitale. Una mossa vincente che ci ha consentito di soddisfare i nuovi criteri fissati dalla BCE e porre le fondamenta di un decennio di crescita che ci ha condotti sino a qui. Il nostro settore, a livello europeo, è entrato in una nuova fase che richiede maggiori dimensioni, una più ampia capacità di investire e l'adozione di un nuovo modello di finanza sostenibile".

Intesa punta su Ubi, vuol arrivare a 6 mld di utile - Con un'offerta di scambio da 4,8 miliardi che nessuno si aspettava, Intesa Sanpaolo mette nel mirino Ubi Banca e da il via a quel consolidamento bancario di cui tutti parlavano ma che sembrava difficile e destinato solo alle banche minori. L'istituto guidato da Carlo Messina, nella notte fra lunedi' e martedi', ha comunicato di aver deciso di lanciare una Offerta pubblica di scambio volontaria e totalitaria su Ubi che prevede che per ogni 10 azioni di Ubi portate in adesione verranno corrisposte 17 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo di nuova emissione. La struttura dell'operazione valorizza le azioni della banca bergamasca 4,25 euro con un premio di oltre il 25% sulla chiusura di venerdi' scorso e per realizzarla Intesa Sanpaolo chiedera' ai soci, il 27 aprile, il via libera ad un aumento di capitale a servizio dell'offerta. Se ci sara' un'adesione totale, gli attuali azionisti di Ubi Banca potranno detenere fino al 10% della societa' nata dalla combinazione, che presenta alcune condizioni. Fra queste quella che Intesa, che vuole togliere Ubi dal listino di Piazza Affari, arrivi a detenere "una partecipazione pari ad almeno il 66,67%"; anche con il 50%+1 delle azioni totali, tuttavia, la banca guidata da Carlo Messina potrebbe portare avanti l'operazione.

La mossa, che non e' ostile ne' concordata, al punto che l'ad di Ubi Victor Massiah l'avrebbe saputo solo all'ultimo momento, dopo aver presentato ieri il nuovo piano industriale, secondo la Ca' de Sass si spiega cosi: da un lato l'altra banca "non dispone ad oggi della scala adeguata per operare in un contesto in profonda mutazione ed evoluzione", mentre dall'altro Intesa vuole "raggiungere dimensioni che le consentano di competere autonomamente e svolgere un ruolo proattivo nel panorama bancario europeo". In uno scenario "caratterizzato da bassi tassi di interesse e dunque margini e dalla necessita' di sostenere ingenti investimenti tecnologici", per ottenere un'adeguata remunerazione sul capitale serve la dimensione e Intesa Sanpaolo vuole affrontare da protagonista la prospettiva di "un consolidamento nel quale i principali operatori potranno essere campioni sia europei sia extra-europei" attraverso una fusione "con un altro operatore che abbia, per quanto possibile, caratteristiche simili, in modo da minimizzare i rischi di esecuzione e creare valore per tutti gli stakeholders, fine ultimo di un grande player di settore". Sul fronte dei numeri l'operazione permette sinergie per 730 milioni (oltre 500 di costo e circa 220 di ricavi), a fronte di costi d'integrazione per 1,2 miliardi: a valle della fusione la nuova banca dal 2022 la banca vuole realizzare utili superiori ai 6 miliardi. Per evitare profili antitrust Intesa Sanpaolo ha coinvolto nell'operazione Bper e Unipol: se la fusione andasse in porto l'istituto modenese comprerebbe circa 4-500 filiali e 1,2 milioni di clienti nel Nord Italia; UnipolSai, invece, rilevera' le attivita' nella bancassicurazione di Ubi.