Economia
Ubi/ Silchester, Dimensional, Vanguard: il successo di Intesa passa dai fondi
Mentre il fronte dei soci sembra spaccarsi, coi bergamaschi ostili e i bresciani che potrebbero supportarla, l’ultima parola spetterà a grandi fondi gestori
Tra i grandi azionisti anche Vanguard Group e a BlackRock. Nel primo caso la società fondata nel 1974 da John C. Bogle (altro grande assertore dell’impossibilità per i gestori attivi di battere sistematicamente gli indici di mercato), divenuta con gli anni il principale gestore di fondi comuni d’investimento e il secondo gestore al mondo (dopo iShare, di BlackRock) di Etf, detiene oltre il 2,3% del capitale di Ubi Banca. Nel secondo caso gli uomini della “pietra nera”, con oltre 6,96 trilioni di dollari di patrimoni in gestione la maggiore società d’investimento al mondo, fondata nel 1988 da Laurence Fink e Robert Kapito con un gruppo di colleghi (molti dei quali conosciuti in precedenza alla First Boston) per offrire servizi di gestione patrimoniale a clienti istituzionali, hanno accumulato oltre l’1,8% del capitale di Ubi Banca.
Contando anche questi tre grandi gestori si sale dunque ad un 18% del capitale della banca guidata da Victor Massiah, mentre allargando lo sguardo anche a fondi cui fanno capo percentuali tra lo 0,10% e lo 0,5% del capitale (tra cui quelli di Fideuram, del gruppo Intesa Sanpaolo), si supera ampiamente il 20% del capitale.
Dal loro fronte, a caldo, è stata colta una reazione positiva al’offerta targata Intesa Sanpaolo, guidata anzitutto dal premio del 28% rispetto ai prezzi di fine settimana scorsa, precedenti al piano presentato da Massiah.
Trattandosi di azionisti abituati a valutare le offerte “pesandole” non in termini politici ma puramente economici, la proposta di Messina, eventualmente al costo di qualche leggero aggiustamento, potrebbe risultare attraente, ribaltando così la conta dei voti in un possibile 30% a favore contro un 20% o meno contrario. Il restante appoggio sia l’uno sia l’altro fronte dovranno necessariamente trovarlo sul mercato.
Luca Spoldi