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Economia
Ue, la Commissione vede rosa sull'Italia: alzate le stime di crescita a +0,9%
Paolo Gentiloni

Ue, la Commissione vede rosa sull'Italia: alzate le stime di crescita a +0,9%

L'economia dell'eurozona vede una moderata crescita: dallo 0,4% del 2023, a una previsione dello 0,8% per il 2024 e +1,4% per il 2025. Per l'Ue si passa dallo 0,4% dello scorso anno all'1% previsto per quest'anno e l'1,4% per il 2025. E' il quadro che emerge dalle previsioni economiche di primavera pubblicate oggi dalla Commissione europea. Nel dettaglio, il Pil della Germania nel 2024 tornerà ad avere il segno positivo, anche se tra i maggiori Paesi della zona euro sarà quello che crescerà meno. Nei tre anni presi in esame dal documento, la crescita tedesca viene certificata a -0,3% nel 2023 e prevista a 0,1% quest’anno e all’1% nel 2025. La Spagna continua a segnare numeri di altra categoria: dopo essere cresciuta del 2,5% l’anno scorso, vedrà il suo Pil aumentare del 2,1% nel 2024 e dell’1,9% l’anno prossimo.

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Il Pil francese, dopo aver registrato il +0,7% sia nel 2023 che nel 2024, arriverà all’1,3% nel 2025. Stesso percorso di risalita viene previsto per i Paesi Bassi, che passeranno dal +0,2% del 2023 al +0,8 del 2024 fino all’1,5% del 2025. La crescita italiana viene registrata al +0,9% sia nel 2023 che nel 2024 e all’1,1% nel 2025. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, è la Spagna ad avere il dato più elevato tra le maggiori economie dell’area euro: 12,2% nel 2023, 11,6% nel 2024 e 11,1% il prossimo anno. La Francia registra un aumento, passando dal 7,3% del 2023 al 7,7% di quest’anno fino al 7,8% del 2025. Un crescita prevista anche per i Paesi Bassi che dal 3,6% dell’anno scorso dovrebbero arrivare a registrare un tasso di disoccupazione al 3,9% quest’anno e al 4% il prossimo anno. Per l’Italia l’esecutivo europeo prevede un calo, dal 7,7% del 2023 al 7,5% di quest’anno fino al 7,3% dell’anno prossimo, mentre per la Germania rileva un tasso di disoccupazione fisso al 3,1% per tutti e tre gli anni di analisi.

Tra le maggiori economie dell’euro, l’Italia è la sola ad avere un’inflazione sotto il 2% (1,6% nel 2024 e 1,9% nel 2025) dopo il 5,6% del 2023. Il percorso di discesa viene comunque registrato anche in Germania (6% nel 2023, 2,4% nel 2024 e 2% nel 2025), Spagna (3,4% l’anno scorso, 3,1% quest’anno, 2,3% il prossimo), Francia (5,7%, 2,5%, 2%) e Paesi Bassi (4,1%, 2,5%, 2%).Per quanto riguarda il deficit, l’Italia e la Francia registrano i dati più elevati. Ma mentre il deficit francese scenderà dal 5,5% dell’anno scorso, al 5,3% di quest’anno al 5% del 2025, quello italiano salirà e, dopo aver registrato il 7,4% nel 2023 e attestarsi al 4,4% nel 2024, arriverà al 4,7% nel 2025. Crescerà anche il deficit dei Paesi Bassi, pur rimanendo sotto la soglia del 3%: dallo 0,3% dello scorso anno al 2% di quest’anno al 2,1% del prossimo.

A calare saranno i deficit di Germania e Spagna, rispettivamente dal 2,5% dell’anno scorso all’1,6% di quest’anno fino all’1,2% del prossimo per Berlino e dal 3,6% del 2023 al 3% del 2024 al 2,8% del 2025 per Madrid. Infine, per l’Italia la Commissione europea prevede un aumento del debito, dal 137,3% del 2023 al 138,6% di quest’anno fino al 141,7% del prossimo anno. La Spagna avrà un calo dal 107,7 dell’anno scorso al 104,8% del prossimo passando per il 105,5% di quest’anno. Anche il debito tedesco dovrebbe abbassarsi dal 63,6% del 2023 al 62,9% del 2024 fino al 62,2% del 2025. Francia e Paesi Bassi vedranno invece un aumento: rispettivamente dal 110,6% del 2023 al 112,4 del 2024 fino al 113,8% del 2025 per il debito francese e dal 46,5% per il 2023 al 47,1% per il 2024 fino al 48,4% per il 2025 per quello olandese.






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