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Economia
UniCredit, 725 nuove risorse. Le banche assumono. Alla faccia del fintech
Andrea Orcel

Quanto alla distribuzione della nuova forza lavoro, è stato stabilito che l'83% venga destinato alla rete, cioè 600 unità, mentre il restante 17% (pari a 125 dipendenti) verrà assegnato all'area digital. Restano ancora da completare, e sono state confermate, ulteriori 780 assunzioni del precedente piano industriale "Team 23".

"Sono molto soddisfatto per l'accordo raggiunto oggi e ringrazio le sigle sindacali per il confronto costruttivo e il loro significativo contributo al risultato ottenuto, ha dichiarato Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit

"Quest'accordo è una dimostrazione dell'approccio che abbiamo adottato in questi negoziati arrivando a un risultato positivo per i nostri dipendenti. Si tratta di un traguardo che ci consentirà di rafforzare ulteriormente la nostra vicinanza ai territori in modo socialmente responsabile e favorire un importante ricambio generazionale, anche in vista dei nuovi investimenti digitali che ci attendono, in linea con gli obiettivi di rilancio previsti dal piano UniCredit Unlocked", ha aggiunto Orcel

"E' un accordo di forte discontinuità rispetto alla precedente gestione di UniCredit: viene confermata, soprattutto, l'importanza dell'Italia per il futuro del gruppo e, pur in un piano industriale di rilevante trasformazione in chiave digitale, viene data centralità alle lavoratrici e ai lavoratori, confermando che il fattore umano, nel settore bancario, non può essere in alcun modo superato dalle nuove tecnologie", ha sottolineato il segretario nazionale della Fabi, Mauro Morelli.

"E' un accordo di grande rilevanza sul tema del ricambio generazionale e del bilanciamento occupazionale. Sul primo tema - ha spiegato il coordinatore Fabi di gruppo, Stefano Cefaloni - abbiamo chiesto e ottenuto che, a fronte di 250 uscite, su base volontaria ed incentivata, aggiuntive rispetto ai 950 esuberi iniziali, si realizzino ben 250 assunzioni di giovani: di fatto il rapporto 1 a 1 fotografa il superamento del solo concetto di esubero e taglio del costo del lavoro, pertanto determina e realizza una rilevante leva occupazionale in ambito di ricambio generazionale".

"Sul secondo tema, a fronte di 950 esuberi dichiarati da UniCredit, sempre su base volontaria ed incentivata, abbiamo ottenuto, ha aggiunto Cefaloni. "475 nuove assunzioni di giovani, tutte destinate alla rete fisica delle filiali, da tempo in oggettiva e critica carenza di organico. Assoluta rilevanza riveste altresì la stabilizzazione/conferma di circa 1.000 apprendisti/precari oggi in azienda", ha concluso il coordinatore Fabi di gruppo Cefaloni

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