Economia

⁠Unicredit, dubbi di Crt sulla lista del nuovo cda. Palenzona sventa il blitz

di Redazione

L'assemblea degli azionisti di Unicredit preceduta da una serie di interrogativi significativi: il punto

⁠Unicredit, dubbi di Crt sulla lista del nuovo cda. Palenzona sventa il blitz dei ribelli 

L'assemblea degli azionisti di Unicredit è preceduta da una serie di interrogativi significativi, tra cui quattro sollevati dalla Fondazione Crt, guidata da Fabrizio Palenzona, riguardanti la questione delle nomine per il consiglio di amministrazione. La Fondazione, detentrice del 2,15% del capitale, si era lamentata del fatto che i grandi azionisti non fossero stati consultati durante la compilazione della lista, una procedura ritenuta fondamentale per un istituto con solide radici italiane. Sebbene il vice presidente Lamberto Andreotti, a capo del comitato Corporate Governance, abbia fatto marcia indietro, la Crt ha riaperto il dibattito per sottolineare l'importanza delle osservazioni fatte nella missiva del 12 febbraio 2024, che evidenziavano una mancanza di rispetto delle migliori pratiche internazionali. La Fondazione ora chiede se il collegio sindacale abbia avviato una revisione del processo seguito per la preparazione della lista prima o dopo la comunicazione inviata dalla Crt il 12 febbraio 2024.

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Chiede anche se i suggerimenti di ottimizzazione della procedura forniti dal collegio sindacale siano stati recepiti, come emerso dalla relazione di quest'ultimo. La banca si è difesa affermando che il collegio sindacale ha seguito il processo adottato dal consiglio di amministrazione fin dall'inizio e che i suggerimenti saranno presi in considerazione per il prossimo rinnovo.

Nel frattempo, si scopre che l'83,8% del capitale di Unicredit è detenuto da investitori esteri, mentre solo il 16,2% è in mano a investitori domestici, evidenziando l'interesse suscitato dall'andamento borsistico della banca guidata da Andrea Orcel e Pier Carlo Padoan. La banca ha anche chiarito che le torri di Piazza Gae Aulenti non sono di sua proprietà e saranno restituite al termine del progetto Farini. Nel frattempo, La Stampa riporta che la Fondazione Crt è agitata da tensioni interne, con accuse mosse contro Corrado Bonadeo, consigliere d'indirizzo in scadenza, per la sua proposta di un "patto parasociale" al di fuori delle procedure statutarie. La reazione della Fondazione è stata rapida, con segnalazioni all'autorità di vigilanza e consultazioni legali per tutelare l'ente. Bonadeo ha tentato di scusarsi, ma ora il caso è nelle mani del Ministero dell'Economia e delle Finanze.