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Economia
Urso apre ai fondi per l'elettrico, ma c'è un nodo che non va giù a Stellantis

Stellantis, sciolte le tensioni con il governo? Urso apre agli incentivi per le auto elettriche. Ma il nodo del secondo produttore non piace a Tavares

Le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, in un'intervista a Quotidiano Nazionale, iniziano con l'enfasi sul "focus sull'Italia" e sulla "centralità" del nostro Paese nei piani del gruppo, attirando l'attenzione di molti.

Incentivi in arrivo?

E, in particolare, queste parole hanno catturato l’interesse nientepopodimeno che del ministro Adolfo Urso, responsabile del dossier del settore. Il ministro non solo commenta che "queste affermazioni confermano un diverso racconto sulle capacità produttive del nostro Paese", ma annuncia anche la riapertura dei negoziati dedicati al settore e la possibile concessione di incentivi a partire da aprile. Tuttavia, mantiene ferma la posizione sull'arrivo di un secondo produttore.

Le organizzazioni sindacali, pur con sfumature diverse, chiedono principalmente un conto sull'attuazione degli impegni presi. Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil, sottolinea che le parole di Tavares non rispecchiano la realtà quotidiana dei lavoratori italiani negli stabilimenti del gruppo, evidenziando un graduale disimpegno e invocando un confronto presso Palazzo Chigi.

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Come scrive QN, anche l'ex sindaca di Torino e figura di spicco dei 5 Stelle, Chiara Appendino, sostiene che la prospettiva delineata da Tavares è distante dalla realtà vissuta dai lavoratori italiani del gruppo e dalle aziende dell'indotto. Tuttavia, le dichiarazioni di Tavares segnano una svolta nei rapporti con il governo, dopo i contrasti degli ultimi mesi, soprattutto riguardo agli incentivi, all'arrivo del secondo produttore e alla governance stessa.

Cambiano i toni

Dal ministero delle Imprese e del Made in Italy si nota un cambiamento di tono da parte di Stellantis, soprattutto quando Tavares parla dell'Italia come fulcro dei piani del gruppo. Ma ora sono necessari fatti concreti. Il ministro Urso spiega che si stanno impegnando a proteggere l'industria automobilistica, auspicando una condivisione da parte di Stellantis sulla necessità di mantenere e rafforzare la produzione nel Paese.

Per questo motivo si prevede la ripresa dei colloqui, con un focus sull'analisi di ogni stabilimento, per valutare l'impegno dell'azienda in ricerca e sviluppo, innovazione, nuovi modelli e transizione elettrica, con l'obiettivo di raggiungere 1 milione di veicoli prodotti nei prossimi anni.

Inoltre, il tavolo dovrà affrontare lo sblocco degli incentivi annunciati. Urso intende accelerare questo processo, con l'obiettivo di far partire le agevolazioni da aprile, soprattutto per quanto riguarda il passaggio all'elettrico, una richiesta urgente di Tavares per l'intero settore.

Il nodo del secondo produttore che non piace a Stellantis

Tuttavia, resta una divergenza significativa tra Stellantis e il governo riguardo alla ricerca di un secondo produttore. Mentre Tavares vede negativamente il possibile arrivo di aziende cinesi, Urso sostiene che la competizione sia salutare e che l'Italia, con un solo produttore di auto in Europa, ha bisogno di diversificare.

Urso, come scrive Quotidiano Nazionale, sottolinea che le discussioni coinvolgono sia case automobilistiche asiatiche che occidentali ed europee, non solo riguardanti la produzione di veicoli, ma anche di batterie. Infine, rassicura che le garanzie per proteggere la componente italiana saranno adeguate, senza preoccupazioni per un possibile dumping cinese.






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