Ynap, il blitz per fermare Amazon e Lvmh. La verità sull'Opa Richemont
Federico Marchetti intasca 160 milioni, più di quanto Yoox fatturava quando sbarcò in borsa nel 2009. Gli svizzeri hanno preferito anticipare le mosse di Amazon
La guerra per il dominio dell’e-commerce inizia a scaldarsi anche in Europa, dopo l’avanzata di Amazon in settori che spaziano dal fresco al farmaceutico ed il cui numero uno, Jeff Bezos, è ormai l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio personale di quasi 100 miliardi di dollari, salito solo nell’ultimo anno di 34,2 miliardi. Che quando i giochi si fanno duri, i duri inizio a giocare è testimoniato oggi dall’offerta annunciata dalla svizzera Richemont su Yoox net a Porter a 38 euro per azione ordinaria, il 26% di più del prezzo di chiusura di venerdì sera.
Richemont era già socio di controllo (avendo in portafoglio 22.786.452 azioni ordinarie, pari al 24,97% del capitale con diritto di voto, oltre a 42.813.145 azioni di classe “B”, prive del diritto di voto) del gruppo di e-commerce italio-francese fondato e diretto da Federico Marchetti, che verosimilmente manterrà un ruolo strategico e che si è già impegnato ad apportare all’Opa la sua quota (5,7% del capitale.)
L’annuncio è giunto a sorpresa, visto che Yoox Net a Porter, che la scorsa settimana aveva diffuso i dati dei ricavi del 2017, in borsa aveva chiuso venerdì a 30,26 euro, con un rialzo del 12% scarso rispetto a un anno prima, la metà circa del rialzo messo a segno nello stesso periodo dall’indice Ftse Mib, e che gli analisti avevano appena confermato (quando non ritoccato al ribasso, come nel caso di Banca Akros) target price e giudizi sul titolo.
Il fatto che Richemont (gruppo cui fanno capo marchi come controlla marchi come Iwc, Cartier e Montblanc) abbia già confermato che la sede di Yoox Net a Porter resterà in Italia e continuerà a essere gestita come una società distinta rispetto alle altre attività del gruppo del lusso francese, che nella sua nota parla di “canale digitale divenuto sempre più critico per ingaggiare la clientela nel settore del lusso”, è l’ulteriore testimonianza della bontà del lavoro fin qui compiuto da Marchetti.
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