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Elezioni Usa. Iniziano lunedì le primarie dei democratici.

Daniele Rosa

Un po’ di chiarezza per capire le complesse e affascinanti elezioni presidenziali

Dal prossimo lunedì inizieranno le primarie americane, le elezioni utili a scegliere il candidato che si confronterà con il Presidente in carica Donald Trump. Caucus, superdelegati, supermartedì, quanti molto spesso fanno confusione in un processo lungo e complesso. Potrebbe aiutare fare un po’ di chiarezza a riguardo del meccanismo delle presidenziali.

Infatti lunedì 3 febbraio cominceranno, in Iowa, le primarie dei democratici dove, al momento, sembra essere favorito l’exvicepresidente Joe Biden.

L’obiettivo di tutti i precandidati è di avere il maggior numero di delegati a favore così da garantirsi la nomination.

Elezioni Usa. Da domani le primarie in Iowa

Lo Iowa è un passaggio vitale e quasi magico per chi se lo aggiudica perché ha quasi sempre dato una spinta mediatica molto forte ai potenziali vincitori.

E già questo primo passo si presenta complicato perché i partiti dovranno scegliere tra primarie o caucus. Termine quest’ultimo, usato non solo negli Stati Uniti, ma diffuso pure in Australia, Canada, Nuova Zelanda, Sud Africa e Nepal.

I caucus non sono altro che assemblee aperte ai cittadini più esposti politicamente. Si vota a mano alzata. Vengono convocate dai partiti nelle città e nei distretti.

Le primarie hanno due differenze sostanziali: l’orario definito e la votazione segreta. Quindi hanno maggiore affluenza ma pubblico più eterogeneo.

Nella prima modalità, quella dei caucus, possono votare tutti mentre nella seconda modalità, quella delle primarie, ci sono quattro differenze : aperte e chiuse,semiaperte e semichiuse.

Nelle aperte tutti possono votare, basta registrarsi. Nelle chiuse è necessario essere iscritti a un partito.Nelle semiaperte sono i partiti a decidere chi può’ votare ( se iscritti o meno). Ugualmente nelle semichiuse dove però non è necessaria l’iscrizione a nessun partito.

Nelle primarie si va a definire quanti saranno i delegati che appoggeranno i candidati a livello nazionale. 3979 sono i delegati democratici( che utilizzano il metodo proporzionale) mentre i repubblicani (proporzionale solo in alcuni stati e il vincente prende tutto in altri) ne contano 2472.

Elezioni Usa. Da domani le primarie in Iowa

Altro appuntamento importante di questo lungo percorso elettorale è il ’supermartedì’ dove si conoscono il risultati delle elezioni di delegati in ben 14 stati.

Si capirà come voterà un terzo del totale dei delegati nel prossimo supermartedì fissato quest’anno il 3 marzo.

Ed infine ,tanto per rendere ancora più affascinati nella loro complicatezza le elezioni Usa, apparire la figura dei superdelegati, normalmente membri di partito che possono con il loro voto ( soprattutto nei dem) spostare l’ago della bilancia tra i candidati ‘arrivati in finale’ .

Insomma un percorso complesso e complicato ma comprensibile se si tiene presente che in ballo vi è la poltrona di comando della più potente nazione al mondo.