Ascolti Tv, MeToo ha ammazzato House of Cards: senza Kevin Spacey precipita
La serie politica di Netflix apre la sesta e ultima stagione con share dimezzato dall'assenza dell'attore
Gli ascolti Tv della nuova e ultima stagione di House of Cards, la sesta, appena rilasciata su Netflix appaiono a tutti gli effetti dimezzati rispetto a quelli della quinta. Sulla piattaforma streaming gli otto episodi che compongono questa ultima 6th season sono già tutti disponibili e i dati della prima settimana vedono il primo risultare visto da due milioni e 900mila spettatori.
Quasi la metà, insomma, dei quattro milioni e 400mila della quinta serie. Non va meglio per gli altri sette episodi che hanno ottenuto più o meno un milione e mezzo di visualizzazioni. La ragione del crollo è semplice e non ci vuole Sherlock Holmes per arrivare a capire che, ferme restando la bravura e la bellezza della "Lady Macbeth" Carrie Underwood, ovvero Robin Wrigh Penn, l'assenza di Kevin Spacey dimezza l'interesse (fondato soprattutto sulle interazioni fra i due ambiziosi e spietati protagonisti e coniugi) incidendo pesantemente sui dati di ascolto.
La cacciata di Spacey, finito nell'occhio del ciclone per accuse di molestie gay presuntamente avvenute molti anni fa, ha condannato inesorabilmente la serie, oltre a rovinare la carriera a uno degli attori più capaci di questi anni. Con la morte di Frank Underwood, lo spostamento del focus sulle vicissitudini della prima donna presidente USA che fa tanto politically correct e che piace alle femministe risulta tuttavia assai meno interessante. Il #MeToo ha ammazzato House of Cards, insomma.
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