Domenica In, "sesso" in fascia protetta. Arriva l'interrogazione parlamentare
Bufera per le disquisizioni sul sesso orale tra Mughini e Feltri durante il programma di Mara Venier. Sanzioni in vista?
"Sesso orale in fascia protetta": anziché di vittoria degli ascolti da parte di Mara Venier con Domenica In sulla sua rivale Barbara D'Urso con Domenica Live, è di questo che si sta discutendo nei corridoi di Viale Mazzini e non solo.
Già, perché al debutto della nuova stagione del contenitore domenicale di Rai1, quest'anno tornato con successo tra le sapienti mani della bionda conduttrice veneta dopo il disastro Parodi, si è verificato un siparietto tra Vittorio Feltri e Giampiero Mughini che ha fatto sollevare qualche sopracciglio e indignato parecchi spettatori e addetti ai lavori.
I due giornalisti si sono infatti sdilinquiti - in fascia protetta - in una lunga dissertazione dedicata al "sesso orale" che è stata subito stigmatizzata in rete. "Come cambiano i tempi" ha commentato un utente su twitter, "una volta alle due a Domenica In il buon Pippo Baudo giocava col pubblico ora si parla di sesso orale...". Un altro, più maligno, ha chiosato: "Ma la regina del trash non era la D'Urso? Non ricordo che a Domenica Live si sia mai caduti così in basso per fare audience." Un'altra utente, indignata, ha fatto sapere la sua opinione: "Io non pago il canone per sentir parlare di certe cose nel primo pomeriggio della domenica quando davanti alla Tv c'è mia madre anziana e mio figlio piccolo. Mi auguro che chi di dovere intervenga".
E chi di dovere ha esaudito il desiderio della signora. Parliamo del segretario della commissione di vigilanza Rai Michele Anzaldi nonché deputato del Partito Democratico. A La Presse Anzaldi ha fatto sapere: "Quella sulla fascia protetta del pomeriggio di Rai1 è stata una delle mie prime battaglie. Una volta c'era molta cronaca, con titoli estremamente violenti come 'Madri che uccidono i bambini'. Partirono le interrogazioni e la cronaca nera fu eliminata con coraggio da 'Domenica In'. Adesso, però, la Rai ci è ricaduta" [...] Al di là dell'etica, è una violazione della fascia protetta ma soprattutto del contratto, devono occuparsi di altri temi".
Sottolinenando che l'inseguimento degli ascolti e il desiderio di vincere la sfida Auditel non passano necessariamente dallo svilimento e dalla volgarizzazione estrema dei contenuti, l'onorevole Anzaldi pensa di presentare un'interrogazione parlamentare, ma al tempo stesso si toglie un sassolino dalla scarpa contro la maggioranza di Governo. "A chi presentarla, però, visto che ancora manca il presidente? Io per primo non so a chi rivolgermi".
Sulla questione, ha preso posizione anche Antonio Marziale, garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Calabria, che ha dichiarato a La Presse: "Il servizio pubblico deve mantenere una sua dignità, diversa dall'animus commerciale. Non che la tv commerciale sia sollevata dalla responsabilità, perchè il Codice di autoregolamentazione tv e minori è legge, ma la Rai ha una responsabilità diversa. Alla Rai queste cose non dovrebbero sfuggire" [...] Esprimo rammarico e stigma, ma soprattutto chiedo a all'Agcom che sia ligia nel sanzionare il comportamento, come accaduto poco tempo fa per la bestemmia di Timperi. Spero ci sia lo stesso parametro di misura".
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