Spettacoli
Erminio Sinni: dal trionfo a The Voice Senior a Sanremo 2021. "Gio Evan? Poetico"
Sanremo 2021, Erminio Sinni al fianco di Gio Evan: canteranno Gli anni degli 883. Il vincitore di The Voice Senior si racconta ad Affaritaliani.it
Dalla vittoria di The Voice Senior a Sanremo 2021: come stai vivendo questo periodo magico?
“Sto vivendo questo periodo con una sorta di leggerezza nel cuore. Sono giorni, per me, pieni di colore nonostante il periodo che stiamo vivendo. Rispetto a qualche tempo fa ho una visione totalmente diversa del futuro, un cuore pieno di speranza. Quindi una cosa molto bella”.
Erminio Sinni è tornato alla ribalta aggiudicandosi la recente edizione di ‘The Voice Senior’. E proprio 3 cover che ha presentato all’interno del programma condotto da Antonella Clerici saranno pubblicate su Spotify e su altri media store. Si tratta di ‘A mano a mano’ (già sugli store digitali da mercoledì 3 marzo) ‘La sera dei miracoli’ e ‘Bella senz’anima’ che tanto hanno emozionato i giudici Loredana Bertè, Gigi D’Alessio, Clementino, Al Bano e Jasmine Carrisi, ma anche il pubblico da casa. |
Ci racconti com'è arrivata la 'chiamata' di Amadeus per salire sul palco di Sanremo?
“Sono stato contattato dalla casa discografica che mi ha chiesto se avessi voglia di partecipare a questo Festival. La risposta è stata scontata. Per me è un grandissimo onore tornare sul palco che ha dato il via alla mia carriera, per supportare il nuovo cantautorato italiano rappresentato dal poetico Gio Evan. Ho tanto desiderato condividere quest’onda luminosa della mia carriera e questo palco con altri concorrenti di ‘The Voice Senior’, perché in questo periodo difficile per l’Italia abbiamo bisogno di sostenerci l’uno con l’altro senza troppi protagonismi”.
Come vivi questo nuovo 'debutto' sanremese al fianco di Gio Evan in cui presenterete Gli anni degli 883?
“Con molta emozione, anche perché ‘Gli anni’ degli 883 sono proprio i miei anni…”
Che ricordi, flashback hai del tuo Sanremo 1993 che ti vide arrivare quinto con la canzone L'amore vero scritta da Riccardo Cocciante e premiata da Domenico Modugno?
“In verità la canzone l’ho composta io, Riccardo ne era il produttore. Mi ha particolarmente emozionato il ritorno alle prove, quando ho visto il palco, ma soprattutto il retropalco. Lì, sùbito dopo l’esibizione del 1993, abbracciai Leonardo de Amicis, il mio direttore d’orchestra: era la prima volta per entrambi sul palco del Teatro Ariston. Ecco, ho pensato a quei due ragazzini che hanno provato un’emozione unica”.
Dopo questo Festival hai già qualche programma e magari un sogno nel cassetto per il tuo 2021?
“Ho diverse cose in programma, di certo usciranno nuovi canzoni. Vorrei poter far conoscere la mia musica a quante più persone possibili. E sarebbe bello poter tornare nel 2022 al Festival, questa volta di nuovo da cantante in gara”.