Spettacoli
Ezio Greggio e il no a Berlusconi: "Io sto con le brave persone"
Il comico torinese ha raccontato dei contrasti passati con Berlusconi sulla politica e il modo di concepire la comicità in TV
Ezio Greggio afferma di essere stato chiamato in Forza Italia da Berlusconi in passato ma lui si rifiutò: "Mi spiace deludere chi mi vede da una parte o dall’altra"
Ezio Greggio si racconta in una lunga intervista a La Repubblica, dagli esordi sul piccoli schermo fino al cinema e la conduzione ormai decennale di Striscia La Notizia. Il comico è un fedelissimo di Mediaset e nel corso dell'intervista ha citato più volte Silvio Berlusconi, senza però risparmiare nei suoi confronti alcune battute al vetriolo. Il comico ha iniziato raccontando i suoi esordi a Drive In, programma di grande successo negli Anni 90 e nato da una scommessa vinta da Antonio Ricci e lo stesso Greggio. Il format di Drive In non era però quello che avrebbe voluto Berlusconi, che nonostante apprezzò la puntata pilota disse a Ricci e Greggio: "Non è quello che vi ho chiesto ma funziona. Se mi prendete ancora per i fondelli con me avete vita breve".
Ezio Greggio: "Berlusconi mi voleva in Forza Italia ma dissi no, io sto con le brave persone"
Da qui nacque un sodalizio durato fino ad oggi tra Greggio e Berlusconi. Il loro rapporto avrebbe potuto però estendersi anche oltre lo schermo della TV e qui il comico ha lanciato una stoccata al suo datore di lavoro. Greggio infatti racconta di essere stato contattato da Forza Italia. Il partito fondato da Berlusconi era alla ricerca di volti noti da candidare durante una tornata elettorale.
Il comico però si rifiutò categoriamente in quanto incompatibile con l'idea politica del patron di Mediaset: "Ho una famiglia di martiri partigiani, papà partì nel ’42 e tornò nel ’45, si è fatto due campi di concentramento. Mi spiace deludere chi mi vede da una parte o dall’altra. Sto con le brave persone". Tra quest'ultime, Greggio ha citato il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il respondabile della campagna vaccinale contro il Covid-19, il generale Francesco Figliuolo.