Spettacoli

In "Lui è mio padre" di Gasparro, l'Umanesimo ecologico di Papa Francesco

Eduardo Cagnazzi

Fil rouge dell'opera è la relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura. La pellicola è girata interamente ad Agropoli, una perla del Cilento

Si chiama “Lui è mio padre” il progetto cinematografico del regista Roberto Gasparro ispirato al nuovo “Umanesimo ecologico” di Papa Francesco. Filo conduttore dell’opera, in corso di lavorazione ad Agropoli, è “la relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura”, ovvero quello che è il rapporto affettivo tra padre e figlia. La pellicola è girata interamente nella città cilentana, terra d’origine della famiglia Gasparro. E’ qui che il regista ha trascorso le proprie vacanze per ben 44 anni ed è qui che ambienta la pellicola rivolta ad eliminare qualunque forma di pregiudizio nei confronti dei cosìddetti “rifiuti” o materiali di scarto, sostenendo il pensiero di Victor Davis Hanson che recita:” La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato a cui manca l’immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti “. E’ dunque il momento di considerare la spazzatura come possibilità e risorsa, recupero, riuso, riparazione e riciclo, come ritiene lo stesso Gasparro che in questa occasione, si misura  nella realizzazione di un lungometraggio drammatico ecosostenibile, partendo dalla considerazione che il Cinema costituisce un grande contenitore di persone, mezzi , strumenti e materiali , producendo una notevole quantità di scarti  che devono essere trattati in linea con la sensibilità ambientale tipica della nostra era, fermamente convinto che esso rappresenta il più importante strumento di comunicazione per veicolare messaggi etico-sociali che  abbiano una forte incidenza nella coscienza dei popoli.

La storia ruota intorno alla figura di Michele (Gianni Parisi), umile calzolaio ed al suo rapporto complesso con la figlia Cristiana (Giulia Colantonio) che lo considera un fallito a differenza di Giovanni, amico di Michele, affermato imprenditore alberghiero. Michele nutre una forte passione per il mare e tutte le mattine di nascosto, indossando una maschera, si occupa di pulire le spiagge dall’immondizia, fino a quando, un giorno, una ragazza intenta a fare jogging, gli scatta una foto pubblicandola sui social definendolo “L’eroe mascherato”.  Michele non si separa mai dalla sua tracolla che custodisce tutto l’occorrente per non inquinare l’ambiente e questo suo  modus vivendi condizionerà un’intera generazione di persone sensibili al problema dell’inquinamento, riabilitandolo anche agli occhi della figlia. Nel cast accanto a Parisi e Colantonio, figurano Giacomo Rizzo, Tony Sperandeo, Giovanna Rei, Ester Gatta, Massimiliano Rossi, Umberto Anaclerico, Loredana Crispino, Rosario Iodice, Sergio Iodice, Stefano Boscolo, Uberto Celeste, Emilio Benevento, Francesca De Padova, Nadia Aulisio, Marco Reggiani. L’organizzazione del film è affidata a Domenico Russo ed a Luca Bonomo. Aiuto regista e fotografo di scena, Alessio Casula; i costumi sono a cura di Barbara Danisi.