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Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere, le news sull’uscita della stagione 2
Gli Anelli del Potere 2 è già in fase di lavorazione. La seconda stagione della serie televisiva prodotta da Amazon Prime Video e ispirata all’universo de Il Signore degli Anelli, capolavoro di J. R. R. Tolkien, è stata confermata e le riprese sono già iniziate. Una notizia importante, considerando l’investimento iniziale, enorme, da parte del colosso di Jeff Bezos (grande fan dell’opera di Tolkien), e tenendo conto del fatto che lo show ha ottenuto sì un grande successo tra il pubblico, ma anche moltissime critiche sia dai fan che dagli addetti ai lavori. Non sono mancate infatti polemiche per alcune scelte degli sceneggiatori, e prima ancora degli stessi produttori e showrunner, nella realizzazione di un prodotto seriale che si è allontanato, e non poco, dalle vicende “canoniche” tanto a cuore sia ai tolkieniani che ai semplici spettatori che hanno amato amato alla follia le trilogie dirette da Peter Jackson.
Questo non è bastato però a fermare un progetto mastodontico, mosso da interessi economici di grande portata e probabilmente destinato ad andare fino in fondo, con ulteriori quattro stagioni dell’epopea incentrata sulle gesta di Galadriel, Elendil, Nori e di tutti gli altri protagonisti della storia. Anelli compresi, ovviamente.
Nonostante manchi ancora molto alla conclusione delle riprese della seconda stagione de Gli Anelli del Potere, e alla conseguente messa in onda, sono già state ufficializzate alcune novità importanti, ed è trapelata qualche anticipazione in grado di dividere l’opinione pubblica. Scopriamo tutto quello che si sa su Gli Anelli del Potere 2 e sulle scelte dei confermatissimi showrunner J. D. Payne e Patrick McKay, dopo aver fatto un breve riepilogo di quanto abbiamo visto finora.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere - Trailer Ufficiale | Prime Video
Cast e attori principali de Gli Anelli del Potere 2
I personaggi presenti nella serie Gli Anelli del Potere sono davvero molti. E non potrebbe essere altrimenti, considerando che la serie si muove all’interno della Terra di Mezzo e dell’Isola di Númenor nella Seconda Era, nell’epoca della rinascita di Sauron e della forgiatura dei Grandi Anelli che danno, appunto, il nome alla serie. Scopriamo insieme quali sono però i protagonisti principali, o quelli più ricorrenti, nel corso della prima stagione:
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Galadriel, interpretata nelle scene in cui è giovane da Amelie Child-Villiers e in quelle da adulta da Morfydd Clark, abilissima guerriera elfica, ostinata a trovare ed eliminare le ultime tracce di oscurità, racchiuse nella figura di Sauron;
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Halbrand, interpretato da Charlie Vickers, è un umano in fuga dal proprio passato, proveniente dalle Terre del Sud, viene salvato da Galadriel e stringe con lei un controverso rapporto, ma alla fine della prima stagione si scopre che la sua vera identità è proprio quella di Sauron;
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Sadoc Rintanati, interpretato da Lenny Henry, è l’anziano pelopiede a capo della sua gente, una sorta di “proto-hobbit” che interpreta i segni del cielo;
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Elanor Brandipiede, chiamata da tutti “Nori”, interpretata da Markella Kavenagh, è una ragazzina pelopiede spericolata e alla ricerca di avventure;
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Begonia Brandipiede, interpretata da Sara Zwangobani, madre di Nori;
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Largo Brandipiede, interpretato da Dylan Smith, padre di Nori;
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Poppy Grandesprezzo, interpretata da Megan Richards, è una pelopiede rimasta orfana, migliore amica di Nori;
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Lo “Straniero”, interpretato da Daniel Weyman, una creatura dalle sembianze umane e senza nome che precipita dal cielo con una meteora in fiamme, viene trovato, nascosto e accudito da Nori, ma si rivela nel finale della prima stagione un potente Istar (probabilmente Gandalf);
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Elrond, il Mezzelfo, interpretato da Robert Aramayo, è un giovane e carismatico signore elfico, grande amico di Galadriel;
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Durin IV, interpretato da Owain Arthur, è il nano principe della città nanica Khazad-Dûm, nonché grande amico di Elrond, nonostante tra le razze naniche ed elfiche esista una grande inimicizia;
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Gil-galad, interpretato da Benjamin Walker, è l’Alto Re degli Elfi Noldor e governa il regno del Lindon;
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Celebrimbor, interpretato da Charles Edwards, è il più talentuoso tra i fabbri elfici, nonché l’artigiano che forgerà i famigerati Anelli del Potere;
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Arondir, interpretato da Ismael Cruz Córdova, è un Elfo silvano, guardiano delle Terre del Sud, affezionato alle popolazioni umane che abitano in quella zona della Terra di Mezzo;
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Bronwyn, interpretata da Nazanin Boniadi, è un’umana riconosciuta come guaritrice, nonché madre del giovane e misterioso Theo;
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Theo, interpretato da Tyroe Muhafidin, è il figlio di Bronwyn, un umano incuriosito dalle arti magiche e sedotto da un potere oscuro;
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Míriel, interpretata da Cynthia Addai-Robinson, è la regina reggente di Númenor;
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Pharazôn, interpretato da Trystan Gravelle, è uno statista númenóreano, consigliere della regina reggente Míriel, di cui brama in segreto il potere;
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Elendil, interpretato da Lloyd Owen, uomo di grande onore, capitano di Númenor e padre di Isildur ed Eärien;
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Isildur, interpretato da Maxim Baldry, figlio indisciplinato di Elendil, un ragazzo d’onore, di grandi ambizioni ma ancora privo della maturità necessaria per raggiungere i propri obiettivi;
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Adar, interpretato nella prima stagione da Joseph Mawle (nella seconda sarà sostituito da Sam Hazeldine), è un misterioso elfo corrotto, divenuto capo degli orchi nelle Terre del Sud.
Guarda la gallery con gli attori
Gli Anelli del Potere |
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Morfydd Clark |
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Sara Zangobwani |
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Markella Kavenagh |
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Megan Richards |
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Benjamin Walker |
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Ismael Cruz Córdova |
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Nazanin Boniadi |
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Tyroe Muhafidin |
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Charles Edwards |
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Owain Arthur |
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Lloyd Owen |
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Cynthia Addai-Robinson |
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Trystan Gravelle |
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Maxim Baldry |
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Joseph Mawle |
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Sam Hazeldine |
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Trama Gli Anelli del Potere
La serie è liberamente ispirata alle opere di J. R. R. Tolkien, e in particolare alle opere di cui Amazon ha acquisito i diritti. Il colosso dell’e-commerce non è riuscito infatti a ottenere i diritti televisivi di tutti gli scritti del Professore, bensì solo de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit. Considerando che i fatti narrati all’interno di questi libri si riferiscono alla Terza Era, e che quelli da dover raccontare nella serie televisiva sono ambientati nella Seconda Era della mitologia tolkieniana, esplorata soprattutto in altri lavori, come Il Silmarillion o La storia della Terra di Mezzo, gli sceneggiatori si sono trovati davanti a una grande difficoltà. Non potendo andare contro quanto scritto da Tolkien in altre opere, per volere della stessa Tolkien Estate proprietaria dell’eredità dello scrittore inglese, hanno dovuto limitarsi a lavorare su quanto riportato nelle Appendici de Il Signore degli Anelli e in alcuni capitoli o canzoni presenti all’interno della trilogia principale, in cui si fa riferimento a fatti e personaggi della Seconda Era. Quel che ne è venuto fuori, almeno per quanto riguarda la prima stagione de Gli Anelli del Potere, è un racconto con molti riferimenti all’opera tolkieniana ma anche una serie di “licenze narrative” che hanno fatto infuriare i puristi dell’universo creato da Tolkien.
Composta da otto episodi, la trama si sofferma sull’ascesa di Sauron e la fondazione del Regno di Mordor. Seguendo le peripezie di Galadriel, la prima ad accorgersi del ritorno dell’Ombra nella Terra di Mezzo dopo la disfatta di Morgoth, la vicenda si dipana principalmente tra il Lindon, le Terre del Sud e Númenor, e contemporaneamente nelle zone orientali della Terra di Mezzo, per seguire la tribù dei pelopiedi guidati da Sadoc, in marcia verso una terra in cui potersi stanziare.
Tra la comparsa di personaggi misteriosi, come lo Straniero, Adar e le sacerdotesse di Sauron, momenti di tensione, battaglie senza esclusione di colpi (e anche un’eruzione vulcanica), la prima stagione termina con la partenza di Nori insieme allo Straniero, il ritorno di Elendil e della regina reggente Míriel a Númenor, la creazione da parte di Celebrimbor, con il subdolo aiuto di Halbrand, dei tre Grandi Anelli elfici, Narya, Nenya e Vilya, e infine con l’arrivo dello stesso Halbrand, alias Sauron, nella neonata Terra di Mordor.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere - SDCC Trailer
Vedi anche: The Mandalorian
Chi è Morfydd Clark l’attrice protagonista de Gli Anelli del Potere
Una delle particolarità della serie tv basata su Il Signore degli Anelli e prodotta da Amazon è che, a discapito di un budget straordinario, il più imponente mai utilizzato per la produzione di una serie televisiva, la scelta degli attori è ricaduta su volti poco noti o addirittura al debutto, a partire dalla protagonista, Morfydd Clark.
Nata in Svezia il 17 marzo 1989, si è trasferita in Galles da bambina, all’età di soli due anni, crescendo di fatto con i genitori nel Regno Unito. Appassionata di recitazione fin da ragazza, ha ottenuto a 20 anni il suo primo ruolo come attrice in ambito teatrale, per poi passare solo dal 2014 a lavorare nel mondo del cinema e della televisione, ricoprendo inizialmente ruoli minori in opere come Madame Bovary di Sophie Barthes. La sua prima interpretazione di un certo rilievo arriva con il film The Call Up, e poi nel 2017, quando dà vita a Catherine Dickens nel film Dickens - L’uomo che inventò il Natale.
Da qui in avanti la sua carriera è in continua ascesa, con ruoli sempre più importanti in opere di discreto successo come Crawl - Intrappolati o in serie tv come His Dark Materials. Riceve così, nel 2020, il premio come miglior attrice emergente britannica o irlandese ai London Critics’ Circle Film Awards. Forse questo importante successo, probabilmente unito a una vaga somiglianza con Cate Blanchett (la Dama Galadriel di Peter Jackson), le ha permesso di ottenere il ruolo che potrebbe contrassegnare per sempre la sua carriera: quello appunto della “regina-guerriera” elfica nella serie televisiva Gli Anelli del Potere.
Qualche curiosità sulla sua vita privata? Non sappiamo se sia fidanzata o sia single, ma di certo ama gli animali. Sappiamo inoltre che è affetta da problemi piuttosto fastidiosi per un attore, come la dislessia e l’ADHD (il disturbo da deficit di attenzione).
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere | Trailer Finale di Stagione | Prime Video
Gli Anelli del Potere: le differenze con i libri
Come abbiamo accennato, la grande problematica che hanno dovuto affrontare gli showrunner e gli sceneggiatori per la realizzazione di questa ambiziosissima serie televisiva sta nel fatto che i diritti in possesso di Amazon sono esclusivamente quelli relativi ai libri più conosciuti del canone tolkieniano, Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Di fatto, l’intero lavoro si è dovuto quindi svolgere rielaborando e riadattando quanto raccontato della Seconda Era all’interno delle famose Appendici della trilogia.
Questo ha portato a un rimaneggiamento anche piuttosto pesante, e a volte non del tutto necessario, della storia, con l’introduzione di personaggi inventati, la creazione dal nulla di fatti più o meno rilevanti o lo spostamento di eventi che sarebbero dovuti avvenire in tutt’altro momento. Differenze che, se sono passate inosservate al pubblico generalista che ne ha apprezzato la prima stagione, hanno fatto letteralmente infuriare i tanti fan dell’opera originale di Tolkien.
Ecco alcuni dei principali punti di divergenza tra la serie televisiva e il cosiddetto canone tolkieniano:
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la storia della forgiatura degli Anelli, e tutto ciò che ad essa è collegato, si svolge all’interno dei libri in un periodo che va dai 3mila ai 4mila anni, mentre nella serie tv l’intera materia è stata compressa nell’arco di pochi anni;
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nei libri non esiste alcun re degli uomini di nome Halbrand, mentre la ricomparsa di Sauron avviene sotto le spoglie di Annatar, una figura misteriosa, bellissima e pacifica che per anni vive tra gli Elfi, insegnando loro a forgiare gli Anelli;
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nella serie Sauron partecipa alla creazione solo dei tre Anelli elfici, mentre nei libri contribuisce anche alla realizzazione dei sette Anelli destinati ai nani e dei nove donati agli uomini;
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frutto della compressione delle vicende relative alla forgiatura degli Anelli è la presenza, fin nella prima stagione, di personaggi come Elendil e Isildur, che dovrebbero apparire in realtà molti anni dopo la creazione dei preziosi monili;
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nei libri gli hobbit e gli stregoni non vengono citati, o non compaiono nelle storie principali, fino alla Terza Era;
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Tolkien non ha mai descritto nei dettagli i regni degli uomini nelle Terre del Sud prima dell’avvento di Sauron, e non ha mai parlato di un’eruzione del Monte Fato;
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il mithril non viene mai descritto da Tolkien come un materiale necessario per assicurare la sopravvivenza degli Elfi nella Terra di Mezzo, come invece avviene nella serie;
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il personaggio di Adar non esiste all’interno degli scritti di Tolkien, così come l’arrivo di uno “straniero” tramite una meteora;
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nella serie televisiva, almeno nella prima stagione, non si è fatto menzione di Anárion, figlio di Elendil, fratello minore di Isildur.
Il Making of de Gli Anelli del Potere
Quanto è costata la serie fino a ora
L’idea di realizzare un prodotto seriale televisivo dedicato all’opera tolkieniana è stata accarezzata, attorno al 2017, non solo da Amazon, ma anche da altri colossi come Netflix e HBO. Alla fine, Jeff Bezos è riuscito a sbaragliare la concorrenza, assicurandosi i diritti televisivi globali de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit per una somma vicina ai 250 milioni di dollari.
Dopo aver iniziato a lavorare sull’ambizioso progetto, Prime Video si è impegnata per la realizzazione di un prodotto multi-stagionale che dovrebbe prevedere in totale cinque stagioni, con la possibilità di una serie spin-off di cui al momento non si conoscono i dettagli. Il budget stanziato per l’intero progetto ha superato il miliardo di dollari, rendendo Gli Anelli del Potere la serie televisiva più costosa mai realizzata fino ad oggi.
Quando esce e cosa aspettarsi da Gli Anelli del Potere 2
La prima stagione de Gli Anelli del Potere è stata resa disponibile su Amazon Prime Video il 2 settembre 2022, con l’immediata successiva conferma di una seconda stagione, il cui arrivo non è previsto però in poco tempo.
Per poter continuare a vivere le avventure di Galadriel e di tutti gli altri protagonisti, e immergerci nuovamente nella Terra di Mezzo, dovremo aspettare ancora diversi mesi, considerando che le riprese dei nuovi episodi sono iniziate solo sul finire del 2022. Alcune importanti novità sono però già state annunciate, a partire da quelle relative al cast. Sappiamo, infatti, che Joseph Mawle ha abbandonato il progetto. Al suo posto, il personaggio di Adar avrà il volto dell’attore britannico Sam Hazeldine. Ma non sarà l’unica new entry nel cast, che dovrebbe dare il benvenuto anche a Gabriel Akuwudike, Yasen Atour, Ben Daniels, Amelia Kneworthy, Nia Towle, Ciaran Hinds, Rory Kinnear, Tanya Moodie e Nicholas Woodeson, anche se non sappiamo ancora con quali ruoli.
Per quanto riguarda le tempistiche, un indizio è stato dato da Vernon Sanders, capo dei progetti televisivi degli Amazon Studios. Il secondo capitolo, in produzione nel Regno Unito (il primo era stato girato in Nuova Zelanda, in continuità con quanto avvenuto per la trilogia de Il Signore degli Anelli di Jackson), dovrebbe arrivare non prima del 2024, probabilmente nello stesso periodo in cui è stata distribuita anche la prima stagione (e quindi subito dopo l’estate).
Sappiamo anche che la seconda stagione potrà contare su un team di registi completamente al femminile, guidato da Charlotte Brändström, già dietro la macchina da presa in due episodi della prima stagione. La stessa regista svedese ha affermato che questo nuovo capitolo sarà più “forte” e “dark” rispetto al primo.
All’inizio del 2023 sono arrivate anche le prime anticipazioni riguardanti ciò che potrebbe accadere nella serie. Sappiamo che potremo avere più dettagli sullo Straniero, e forse comprendere anche in maniera definitiva se si tratta di Gandalf, come diversi indizi fanno supporre, o di uno degli Istar blu. Sicuramente ci sarà molto più spazio per approfondire il personaggio di Sauron, che dovrebbe comparire in due forme, di cui una ispirata a quella del già citato Annatar. Non è ancora chiaro, però, se entrambe le forme dell’Oscuro Signore saranno interpretate da Charles Vickers.
A proposito di Sauron, è confermato un suo incontro-scontro con Adar, e dovrebbe esserci spazio anche per un flashback che chiarisca cosa è avvenuto in passato tra i due. Infine, si è parlato per diverse settimane del possibile inserimento nella trama di un personaggio molto controverso. Secondo alcune fonti non ufficiali, potrebbe trattarsi addirittura di Tom Bombadil, personaggio fondamentale nell’universo tolkieniano, grande protagonista del primo libro de La Compagnia dell’Anello, ma escluso dalla trilogia portata al cinema da Peter Jackson.
Dove vedere e quante puntate avrà Gli Anelli del Potere 2?
Non ci sono ancora molti dettagli sul minutaggio e la durata della seconda stagione de Gli Anelli del Potere. Con tutta probabilità dovrebbe comunque avere una durata del tutto simile a quella della prima stagione ed essere divisa in otto episodi. Si attendono però conferme al riguardo.
Quel che è certo è che anche stavolta la serie sarà distribuita in esclusiva e unicamente su Amazon Prime Video, la piattaforma di streaming di proprietà del colosso dell’e-commerce.
Stagione 1 |
8 episodi |
2022 |
Sigla e musica Gli Anelli del Potere 2
Come già accaduto per i prodotti cinematografici riguardanti l’universo tolkieniano, anche per la serie tv i produttori hanno avuto una grande attenzione nel curare in maniera importante le musiche.
La colonna sonora è stata affidata al compositore americano Bear McCreary, famoso per aver lavorato, tra le altre cose, alle musiche di importanti serie televisive quali Battlestar Galactica e The Walking Dead, oltre che alla colonna sonora dei videogiochi della saga di God of War.
Ancor più importante per creare un legame con l’universo dei film di Peter Jackson che, seppur non ufficialmente, rimangono un punto di riferimento per le vicende della serie televisiva de Il Signore degli Anelli, è stata la scelta del compositore che ha curato la sigla del prodotto di Amazon Prime. Si tratta infatti di Howard Shore, il musicista premio Oscar che realizzò i brani della già citata trilogia cinematografica, regalandole quel senso di profondità e sacralità che ancora oggi la rende una delle saghe fantasy di maggior successo nella storia del cinema.
L’affascinante, misteriosa e ipnotica sigla de Gli Anelli del Potere funge da accompagnamento alle immagini della sabbia che, creando forme geometriche all’apparenza casuali, fa emergere alcuni dei simboli più importanti collegati alla storia narrata all’interno della serie televisiva.
La sigla della serie Gli Anelli del Potere
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