xFactor si vince con rap, pensiero e poesia
Rap, pensiero e poesia. Così si vince xFactor
Da giovedì prossimo il cuore degli appassionati di xFactor si sentirà un po' svuotato. Anche questa volta è finito lo show che da dodici anni ci accompagna lentamente dalla fine dell'estate al Natale. Dopo lo scandalo che ha portato Asia Argento a perdere la seggiola da giudice, la stagione era iniziata un po' in sordina, tra le critiche di qualche penna illustre che lo accusava di essere un programma ormai ripetitivo (stesse facce, musica, format) e lo sguardo un po' snob riservato ai talent show da chi è convinto che una serata a teatro valga ben più della tv popolare. Sbagliato, perlomeno in questo caso. I fedeli della prima serata del giovedì di SkyUno hanno avuto ben più che una poltrona a teatro: note, spettacolo, ma soprattutto pensiero e poesia. A vincere in questa edizione tanto criticata è stata “la parola”. Se la giovanissima Martina Attili (fuori prima della finale) ha saputo innalzare a tormentone il male di vivere adolescenziale battezzandolo Cherofobia (paura della felicità), il vincitore Anastasio, a cui le strofe sembrano fluire in un attimo dal cuore alla testa fino alla bocca, ha fatto della sua penna la regina dello show. Il giovane rapper campano (tra l'altro balzato agli onori delle cronache perché qualcuno sostiene simpatizzi per CasaPound) ha stupito pubblico e giudici con testi di incredibile profondità poetica. Nei suoi brani sono descritte le paludi psicologiche che bloccano i giovani di oggi ("e se oggi potessi cambiare il mondo lo farei domani"). Si parla di un mondo fantastico ma faticoso dove i dilemmi esistenziali si scontrano con il sistema. Di idee, di progetti, di spiriti che hanno ancora voglia di lottare per la libertà, come accade agli studenti della sua versione rivisitata di Another brick in the wall dei Pink Floyd. Non solo. Con versi sempre azzeccati e toccanti, riflette sulla guerra o parla d'amore sulla scia di grandi successi, rendendoli così attuali da riportarli "a portata di mano". E i risultati sono stati sbalorditivi visto che il dialogo immaginario, recitato nella penultima puntata tra le due facce di se stesso, è balzato in testa alle classifiche di Spotify come fosse un pezzo dance. Chi ha passato il giovedì sera guardando questa trasmissione che l'anno prossimo, probabilmente, avrà uno staff completamente rinnovato, può dormire sonni tranquilli: non ha buttato via il suo tempo. Anzi. Ha partecipato a una bella lezione di "oggi" senza nemmeno annoiarsi.
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