Esteri
Biden chiede al Congresso degli Usa 24mld di aiuti per l'Ucraina, Musk lo stoppa: "Questo non va bene"
Il futuro ministro del governo Trump è su tutti i dossier, il tycoon lo ha scelto come suo braccio destro
Usa, scontro Biden-Musk sugli aiuti all'Ucraina. E Medvedev minaccia le basi della Nato
Se per la guerra in Medio Oriente la tregua firmata tra Israele e gli Hezbollah porta speranza per una pace con il coinvolgimento anche di Hamas che ha dichiarato di essere disposto a trattare per un cessate il fuoco, la situazione sul fronte del conflitto in Ucraina invece si fa sempre più preoccupante. A sette settimane e mezzo dall’insediamento del presidente eletto Donald Trump, il presidente uscente Joe Biden sta cercando di fornire gli ultimi aiuti possibili a Kiev e avrebbe rivolto un ultimo appello al Congresso per ottenere 24 miliardi di dollari per rafforzare il suo sostegno militare e ricostituire le scorte statunitensi che si erano ridotte. Ma a rispondergli è stato quello che ormai tutti considerano il braccio di destro di Trump, il miliardario e futuro ministro Elon Musk: "Questo non va bene", ha scritto Musk su X in risposta alla notizia della richiesta di Biden.
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Il segnale ormai è evidente, il tycoon ha affidato a lui la comunicazione dei Repubblicani su tutti i dossier più scottanti. Dopo aver parlato direttamente al telefono con Zelensky e aver fatto da mediatore tra Usa e Iran, ecco il nuovo intervento. La Russia intanto continua a intensificare le minacce, questa volta il delfino di Putin Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, mette nel mirino le basi Nato: "In caso di escalation nel conflitto fra Russia e Ucraina - dice - non si può escludere nessuno scenario, compresa la possibilità di attacchi da parte della Russia alle basi militari della Nato.
L’ex presidente russo lo ha detto in un’intervista ad Al Arabiya citata da Ria Novosti. "Per quanto riguarda le strutture militari specifiche al momento, se il conflitto si sviluppa secondo uno scenario di escalation, non è possibile escludere nulla, dal momento che gli Stati membri della Nato, di fatto, sono pienamente coinvolti”, ha dichiarato parlando della possibilità di attacchi alle basi militari dell’Alleanza sul territorio della Romania e della Polonia in caso di nuovi raid dall’Ucraina sul territorio russo. "Alla luce di quello che sta succedendo adesso, purtroppo non posso escludere assolutamente nessuno scenario, anche quello più difficile e triste", ha ribadito. "Non vorremmo uno scenario del genere, ne abbiamo parlato tutti più di una volta".