Esteri

Brexit e sottomarini: Londra e Ue verso la guerra commerciale. paura Italia

Cinque stati Ue chiedono di bloccare l'accesso Uk alle forniture energetiche: il negoziato rischia di portare allo scontro frontale

Sefcovic ha presentato la sua proposta di alleggerimento dei controlli delle merci tra il Regno Unito e l'Irlanda del Nord (meno ottanta per cento controlli dogane e dimezzamento pratiche burocratiche) per venire incontro alle esigenze della popolazione nord-irlandese che da mesi soffre una penuria di rifornimenti. Ma le richieste di Londra vanno ben oltre le questioni burocratiche: il governo britannico vorebbe rinegoziare il Protocollo, rimuovendo tra l'altro il ruolo della Corte di Giustizia dell'Unione europea. Elemento che viene considerato una linea rossa per l'Ue. Se Londra non dovesse recedere dalle sue richiesta, i cinque paesi Ue sul piede di guerra chiedono di prefigurare, tra le altre cose, la limitazione dell'accesso del Regno Unito alle forniture energetiche del blocco. Una mossa che colpirebbe duro il Regno Unito, che fa affidamento su cavi e gasdotti sottomarini che lo collegano all'Ue per il 10% delle sue forniture di elettricità e il 12% del suo gas. Ma si pensa anche all'imposizione di dazi sulle esportazioni britanniche o, in circostanze estreme, la risoluzione dell'accordo commerciale tra le due parti.