Esteri
Brexit, Johnson: "Il piano della May è una truffa"
Al Congresso del Partito conservatore, Johnson ha attaccato la premier inglese Theresa May e il suo Chequers Plan: necessario un approccio più duro alla Brexit
Il 'fringe event', l'evento marginale organizzato da Boris Johnson, si è rivelato l'appuntamento più importante della giornata e probabilmente di tutto il Congresso del Partito conservatore, riunito a Birmingham. Per ascoltare l'ex ministro degli Esteri, campione dei 'Brexiteer', si è radunata la folla delle grandi occasioni, con lunghe code già a partire da un'ora prima dell'inizio. E Johnson non ha deluso i suoi fan, attaccando a testa bassa la premier Theresa May e il suo 'Chequers Plan'. Il piano per la Brexit è una "truffa" ha detto Johnson.
"Non è pragmatico, non è un compromesso. E' pericoloso e instabile, politicamente ed economicamente. Questa non è democrazia. Non è quello per cui abbiamo votato. E' un oltraggio", ha affermato l'ex sindaco di Londra. L'idea che la Brexit possa essere "aggiustata" anche serealizzata nei termini "sbagliati" è "pura fantasia", ha incalzato Johnson, attaccando a distanza la tesi di chi, come l'ex alleato e ministro dell'Ambiente, Michale Gove, sostiene che in futuro sarà possibile rinegoziare le condizioni della Brexit.
Al contrario, per Johnson ci sono "opportunità immense" da una Brexit realizzata secondo il mandato referendario. E la stessa Ue, ha detto l'ex ministro, potrà beneficiare da una vera competizione con il Regno Unito, inquadrata nell'ambito di un accordo simile a quello siglato tra Ue e Canada.
Johnson ha quindi invitato i suoi colleghi di partito e gli ex colleghi di governo a "sostenere Theresa May nel modo migliore", vale a dire convincendola dell'errore commesso con il Chequers Plan ,affinché ritorni al suo piano originario, che prevedeva un approccio più 'hard', più duro, alla Brexit. "Se sbaglieremo saremo puniti, ma se faremo le cose giuste potremo avere un futuro radioso", ha concluso Johnson.