Esteri

Confine Cina-Nepal, il Vietnam vuole un'Asean più forte, Italia-Indonesia

di Lorenzo Lamperti

Oltre all'arresto (e rilascio su cauzione) di Joshua Wong e la nuova tensione tra Coree. Le pillole asiatiche di oggi

TENSIONI CINA-NEPAL - Cina e Nepal da una parte, India e Bhutan dall'altra. Negli ultimi tempi siamo stati abituati a questi schieramenti nell'inquieto quadrante himalayano. L'influenza di Pechino sulla politica interna di Kathmandu è infatti aumentata nel corso del tempo, soprattutto da quando è al potere il partito comunista locale. I rapporti con Nuova Delhi non sono invece idilliaci, come dimostrano alcuni incidenti al confine e una recente polemica su una carta politica pubblicata dal Nepal. Ora però è sorto qualche problema anche tra Nepal e Cina, in merito alla presunta costruzione di 11 edifici da parte di Pechino in una remota zona del distretto di Humla, che Kathmandu rivendica come proprio territorio. Nelle vicinanze, spiega il Kathmandu Post, il Nepal aveva costruito una strada negli anni scorsi. Pechino sostiene che i nuovi edifici sorgono su territorio cinese. Il tutto sarebbe nato dall'assenza di un pilastro di demarcazione nella (montuosa) area di confine. Le due parti si sarebbero comunque già confrontate via email e contano di risolvere la questione in maniera diplomatica, come d'altronde è sempre accaduto tra Pechino e Kathmandu, al contrario che tra Pechino e Nuova Delhi. Nel frattempo, però, ci sono state delle proteste davanti all'ambasciata cinese della capitale nepalese.

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I rappresentanti Asean in videoconferenza

ASEAN, IL VIETNAM INSISTE SU UNITA' DIFENSIVA E DI INTELLIGENCE - Già da tempo, il Vietnam è il paese del Sud-Est asiatico a cercare con maggiore insistenza unità di intenti all'interno dell'Asean sul fronte non solo commerciale ma anche strategico. In primis, ovviamente, sul tema del Mar Cinese Meridionale. Una posizione ribadita ancora una volta negli ultimi giorni. Hanoi, che ha la presidenza di turno dell'Asean, sta guidando infatti i lavori del 17° summit delle forze di Difesa dell'associazione. Tra i punti in agenda, l'istituzione di una intelligence militare comune, proposta portata avanti priprio dal rappresentante vietnamita, il generale Pham Ngoc Hung, al meeting di settore degli scorsi giorni. Anche altri esponenti dell'esercito del Vietnam, come il capo dello stato maggiore delle forze armate, ha parlato nei giorni scorsi della necessità di incrementare la cooperazione difensiva all'interno del gruppo. Non sarà un obiettivo semplice, visto che i paesi del Sud-Est sono ben integrati a livello commerciale ma meno a livello geopolitico. Hanoi, che ha una posizione realistica ma decisa nei confronti della Cina, può comunque contare sull'appoggio sempre meno implicito degli Stati Uniti, come dimostra l'incidente dei giorni scorsi, quando l'ambasciata americana in Vietnam ha pubblicato una mappa che comprende le isole Paracelso e le isole Spratly nel territorio nazionale. Arcipelaghi che sono però rivendicati anche da Cina, Filippine e Taiwan.

ITALIA-INDONESIA, POTENZIALE DI CRESCITA NEI RAPPORTI BILATERALI L’Associazione Italia-ASEAN ha organizzato un incontro sull’Indonesia e la sua risposta alla crisi causata dalla pandemia con l’Ambasciatore italiano in Indonesia, Benedetto Latteri, l’Ambasciatrice indonesiana in Italia, Esti Andayani, la Vicepresidente di Confindustria con delega all’internazionalizzazione, Barbara Beltrame, il Viceministro indonesiano per gli Affari Esteri con delega agli Affari europei e America, Ngurah Swajaya, e infine la Vicepresidente di KADIN, Shinta Kamdani. 

L’Indonesia esporta una varietà di prodotti in Italia che vanno dalla frutta tropicale e gli oli vegetali ai prodotti di cosmetica, macchinari elettrici e componentistica. L’UE è infatti il terzo maggiore partner commerciale dell’Indonesia, con un valore totale degli scambi pari a 23,8 miliardi di euro nel 2019. I due Paesi sembrano avere esigenze complementari in termini di importazioni ed esportazioni e hanno intenzione di cogliere le opportunità del nuovo contesto internazionale per formulare strategie commerciali vincenti. Due accordi internazionali in fase di negoziazione rappresentano un’opportunità interessante per Indonesia e UE: il Regional Comprehensive Economic Partnership, un accordo commerciale tra ben 15 Paesi asiatici, e l’Indonesia-EU Comprehensive Economic Partnership Agreement.  Quest’ultimo si concentra maggiormente sulle relazioni commerciali tra Indonesia e UE, e si pone l’obiettivo di garantire un rapporto più solido e produttivo tra l’Indonesia e i Paesi europei. I temi trattati spaziano dalla rimozione dei dazi alla promozione del flusso di investimenti, dalla protezione della proprietà intellettuale al rafforzamento della cooperazione internazionale. Con la conclusione di questi accordi, il valore degli scambi tra le due regioni aumenterebbe significativamente e garantirebbe vantaggi reciproci. (a cura di Associazione Italia-ASEAN, per approfondire cliccare qui).