Esteri

Ue-Corea, complotti in Nepal, Asean-Mar Cinese Meridionale: pillole asiatiche

di Lorenzo Lamperti

Relazioni Bruxelles-Seoul, la denuncia del primo ministro di Katmandu, la richiesta del sud est sulle dispute marittime: notizie dall'Asia oltre Hong Kong

RELAZIONI UE/COREA - Nel giorno in cui i paesi del blocco riaprono parzialmente le loro frontiere extra Schengen a una lista ristretta di paesi, tra cui la Corea del Sud, va in scena un vertice tra Unione europea e Seoul nell'ambito del partenariato strategico bilaterale. Protagonisti la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il presidente coreano Moon Jae-in. Si è parlato di relazioni commerciali, impegno per il clima e transizione verde. Nel comunicato finale si definisce come "urgente" la riduzione degli "ostacoli non tariffari agli scambi tra Unione europea e Corea del Sud e agevolare le procedure amministrative, in particolare per migliorare l'accesso ai prodotti agroalimentari". Interessante sottolineare come il summit arrivi dopo il sostanziale nulla di fatto con la Cina per l'accordo quadro sugli investimenti bilaterali. Per Seoul sono arrivate parole al miele da von der Leyen, che definisce quella con la Corea del Sud "una partnership strategica", e da Michel, che ha citato l'esempio e le "buone pratiche" del paese asiatico nel contenimento del coronavirus. Nel comunicato finale si dice anche: "Uniti dai valori comuni di democrazia, diritti umani e libertà fondamentali, stato di diritto e non discriminazione, i leader hanno sottolineato l'importanza che attribuiscono a un multilateralismo efficace". Annunciato un vertice fisico nella capitale coreana quando la situazione pandemica lo consentirà. Michel ha anche detto che l'Ue vuole essere "più attiva" in Asia. 

TRAME POLITICHE IN NEPAL - Il primo ministro del Nepal, Khadga Prasad Sharma Oli, ha dichiarato che “sono in atto trame” nazionali e internazionali per rovesciarlo, a causa “della pubblicazione della nuova carta del paese". Oli, spiega Agenzia Nova, è bersaglio di critiche sia all’interno del paese, per la gestione dell'emergenza sanitaria ed economica dovuta al coronavirus, sia all'interno del suo Partito comunista del Nepal (Ncp), di cui è presidente insieme a Pushpa Kamal Dahal, e in cui è nata una divisione tra le componenti marxista-leninista e maoista. Oli, che si trova in minoranza, non si è presentato al comitato permanente della scorsa settimana. La nuova carta politica del Nepal, comprendente anche i territori di Limpiyadhura, Lipulek e Kalapani, contesi con l'India, ha di recente creato nuovi attriti con Nuova Delhi. La contesa Tra Katmandu e l’India è di origini antiche, ma adesso si sta inserendo in uno scacchiere più ampio, che comprende anche le tensioni tra Nuova Delhi e Pechino, con quest’ultima che sembra stia cercando di attirare nella propria sfera di influenza il Nepal, dopo la recente storica visita di Xi Jinping.

ASEAN, LINEA PIÙ ASSERTIVA SUL MAR CINESE MERIDIONALE - L'Asean batte un colpo. L'associazione delle nazioni del sud est asiatico ha dichiarato, a conclusione del suo vertice ospitato virtualmente dal Vietnam (che detiene la presidenza di turno dell'organizzazione), che sul Mar Cinese Meridionale bisognerebbe attenersi alla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982, definito come "la base per determinare i diritti marittimi, i diritti sovrani, la giurisdizione e gli interessi legittimi sulle zone marittime". È la prima volta che l'Asean identifica esplicitamente questa convenzione come unica base legale per risolvere le dispute marittime che coinvolgono diversi paesi del blocco, tra cui Malaysia, Vietnam, Indonesia e Filippine, e la Cina. Pechino ha sempre preferito un approccio negoziale e bilaterale, e nel corso del tempo ha adottato una linea sempre più assertiva. Ora l'Asean però rigetta l'approccio negoziale e chiede di fare riferimento alla Convenzione Onu. Una mossa che deriva da un Vietnam anch'esso sempre più assertivo. Negli scorsi mesi Hanoi ha chiesto alle sue imbarcazioni di non rispettare il divieto di pesca imposto dalla Cina intorno alle isole contese Paracelso. Ora il governo vietnamita è riuscito a ottenere un primo passo di unità su un tema a dir poco delicato negli equilibri geopolitici asiatici.