Esteri
Coronavirus, arrestato McAfee: indossava un tanga come mascherina
Il padre del primo antivirus per pc si rifiuta di togliere il tanga in aeroporto in Norvegia: "È la protezione più sicura possibile". Arrestato per 14 ore
Coronavirus, arrestato McAfee: indossava un tanga come mascherina
John McAfee in arresto per 14 ore in Norvegia. Lo ha reso noto su Twitter lo stesso padre del primo antivirus per computer con cui è diventato milionario: appena sceso dal suo jet privato, in aeroporto è stato invitato a togliere il tanga con cui si copriva la bocca e rimpiazzarlo con una mascherina chirurgica. La risposta è stata: "Insisto, è la protezione più sicura disponibile e mi rifiuto di indossare qualsiasi altra cosa - per il bene della mia salute". Ma gli agenti non si sono detti d'accordo e lo hanno fermato in aeroporto. La moglie, Janice, era libera e ha provveduto a fare una serie di foto e a postarle sull'account Twitter del marito con alcuni commenti ironici. Alla fine, lei è risalita sull'aereo. John McAfee è stato rilasciato alcune ore dopo: "Maledetta burocrazia!" ha scritto. Nel frattempo non sono mancate le risate con gli agenti, che però sulla mascherina non hanno ceduto di un millimetro.
La nomination sfuggita alle presidenziali Usa
L'accaduto riporta il milionario 74enne ("compirò 75 anni a settembre, sono vecchio") alla ribalta della cronaca. In tempo per riprovare a candidarsi alle primarie per il partito Libertario per ottenere una nomination per le presidenziali Usa di novembre. Nomination che gli sfuggì quattro anni fa, quando ottenne l'8% dei voti dietro a Gary Johnson, che ebbe la nomination. McAfee, nato in una base militare Usa in Gran Bretagna da padre americano e madre inglese, è il padre del primo antivirus per computer, realizzato nel 1986. Nel 1992, l'azienda valeva 80 milioni di dollari in Borsa. Per evitare due cause, da un dipendente infortunato e per la morte di uno studente della sua scuola di volo, si trasferì in Belize, dove fece investimenti ed era ossessionato dalla lotta al traffico di droga. Nel 2012 fuggì perché la polizia lo cercava per l'omicidio di un vicino, lui sì sospettato di trafficare stupefacenti, con cui aveva avuto frequenti litigi. Fu arrestato in Guatemala per ingresso illegale e rimandato negli Usa. Le autorità del Belize fecero sapere in un secondo momento che lo stavano cercando come testimone e non come sospettato.