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Coronavirus, lo smog cala e l’Himalaya torna visibile in India a quasi 200km

Nella parte nord dell’India, le creste della catena himalayana si vedono fino a 100 miglia di distanza grazie alla riduzione dell’inquinamento dovuta al lockdow

Il lockdown seguito all’emergenza coronavirus ha fatto abbassare i livelli di smog anche in India, pulendo l’aria e rendendo visibile fino a quasi 200 km di distanza quello che gli indiani nel nord del Paese non vedevano da decenni: la catena dell’Himalaya.

La popolazione del Punjab, regione a nord dell’India, ha reagito con stupore a questa novità e ha voluto condividere l’emozione postando sui social le creste della catena montuosa visibili dalle proprie abitazioni, sottolineando che da quasi 30 anni non potevano più godere di una tale vista.

 

 

Il fenomeno è reso possibile dal drastico innalzamento della qualità dell’aria che si è registrato nelle ultime settimane, da quando cioè le fabbriche sono state chiuse, le automobili non possono più circolare per strada e i voli aerei sono stati cancellati per limitare il contagio da coronavirus.

 

 

La sola Delhi ha visto un abbassamento dei livelli di pm10 del 44% già dal primo giorno di quarantena, come comunicato dall’India’s Central Pollution Control Board, l’agenzia che si occupa di monitorare i livelli di inquinamento nel Paese.

A Jalandhar, che dista più di 160 km dall’Himalaya, la qualità dell’aria è stata classificata come “buona”per 16 giorni su 17 da quando è stato istituito il lockdown nazionale, mentre l’anno scorso, negli stessi 17 giorni, non si era mai registrata una giornata di aria “accettabile”

Il dato è molto significativo, soprattutto se si pensa che l’India ospita 21 dei 30 luoghi più inquinati nel mondo.

 

 

L’intera nazione Indiana è in quarantena da più di due settimane, da quando il Primo Ministro indiano Narendra Modi ha imposto il divieto per chiunque di uscire dalle proprie case, chiudendo negozi, uffici, fabbriche, mercati, riducendo le corse di bus e metro, lasciano accessibili solo i servizi di prima necessità.