Esteri
Coronavirus. Nel Continente americano la pandemia si muove a due velocità.
Ricchi e poveri soffocati dalla speculazione su ciò che serve: maschere, guanti, ventilatori, alcool
Gli oltre 700 milioni del Continente americano, che comprende Stati Uniti e America Latina, stanno vivendo l’espansione dell’epidemia a due velocità.
Gli Stati Uniti sono nel pieno della pandemia con 258000 contagi e 6660 morti.
L’epicentro, i due Stati confinanti, New York e New Jersey che, con un totale di quasi 30 milioni di abitanti in un’area ad alta densità, hanno il 50% dei contagi,128000 e 3500 vittime. Con previsioni inquietanti di morti come sostenuto da Trump ‘le prossime settimane saranno orribili, dobbiamo prepararci ad avere tra i 100000 e 240000 morti’.
Una dichiarazione difficile per l’uomo che, fino a poco tempo fa, parlava del Coronavirus ‘come il virus cinese, né più né meno che un’influenza che passerà con il caldo’.
Anthony Fauci, il guru scientifico nel team della Casa Bianca ha chiesto la totale chiusura dell’America, sul modello italiano, ma al momento Trump si oppone.
Dall’inizio della crisi l’economia americana ha perso 10 milioni di posti di lavoro. L’indice di disoccupazione è passato dal 3,5% di febbraio al 4,4% di marzo. Un’inversione di crescita che non accadeva da 10 anni.
Il Continente americano nel mezzo dell'epidemia da Coronavirus
In America Latina invece il virus cresce con un macabro,lento,ma costante aumento dei casi, goccia dopo goccia.
Il Paese più colpito è il Brasile con 299 morti. Anche qui grande dietrofront, a stile Trump, del negazionista Presidente Juan Bolsonaro sul rischio del virus.
Mentre in Ecuador i servizi funerari non hanno retto l’urto di lavoro in emergenza e sono apparsi cadaveri lasciati in strada. Un’immagine così forte che ha costretto il Presidente Lenin Moreno a comunicare che i morti sono molti di più dei 100 ufficiali.
In Messico, con 50 vittime per Covid-19 e 1560 casi, è stata allargata la chiusura e lo ‘stay at home’ fino al 30 aprile. Anche se la misura non è ancora obbligatoria come in tutti gli altri Stati.
Ai messicani degli Stati confinanti con gli Stati Uniti il Governo americano ha chiesto di non muoversi in occasione della Settimana Santa.
In Perù, Bolivia e Panama è in vigore la quarantena, con risvolti maggiormente restrittivi a causa di instabilità politiche e timori di rivolte nelle strade.
Il Continente americano nel mezzo dell'epidemia da Coronavirus
In Perù, unica per il suo genere, la decisione di permettere alla gente di uscire da casa per la spesa a giorni alterni a seconda del genere. Lunedì, mercoledì e venerdì possono uscire gli uomini mentre i restanti giorni solo le donne.
In Argentina, oltre al Coronavirus vi è un’allerta per l’epidemia di Dengue, la febbre ‘Spaccaossa’.
Insomma anche in America Latina vi è una crescita di contagi costante ma a macchia di leopardo e con misure differenti a seconda dei Governi dei vari Paesi. Governi che ,molto spesso, non sono totalmente orientati alla democrazia.
In tutta questa confusione nel grande Continente americano mancano drammaticamente, sia nei paesi ricchi che in quelli poveri , tutti i generi indispensabili per fronteggiare la pandemia: dispositivi di protezioni, come guanti, mascherine, disinfettanti e attrezzature mediche come ventilatori o letti di terapia intensiva. Senza dimenticare i posti di lavoro persi. Se in economie povere del Sudamerica potrebbe esser comprensibile vedere la totale mancanza di dispositivi nella ricca America è qualcosa che dimostra il fallimento di tanti sbandierati successi nell’economia.
E nell’evidenza di un egoismo imperante le parole del Presidente del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva suonano un po’ retoriche ‘ questa è una crisi mai vista in tutta la storia del FMI.Siamo in recessione. In una recessione molto peggiore della passata crisi finanziaria mondiale. E’ questo un momento in cui tutti dobbiamo stare uniti.L’OMS per proteggere la salute e il FMI per proteggere l’economia mondiale.Solo uniti potremo fermare questa crisi. Dobbiamo collaborare proteggendo la salute della gente e il suo sostentamento’.
Parole bellissime e di grande umanità, peccato che non tutti i Governi sembrano al momento ascoltarle.