Esteri
Coronavirus, Trump: "Italia in difficoltà.Stiamo valutando il blocco dei voli"
Anche gli Usa potrebbero bloccare i voli con l'Italia
Gli Stati Uniti potrebbero bloccare i voli con Italia e Corea del Sud, "al momento giusto". Così il presidente Donald Trump nel corso della conferenza stampa alla Casa Bianca, nella quale ha affrontato l'emergenza coronavirus. "Al momento giusto potremmo farlo. Ora non è il momento giusto, vediamo cosa succede", ha detto Trump rispondendo alle domande dei giornalisti. Per il presidente, la diffusione del virus negli Usa non è "inevitabile". Potrebbe "diventare una cosa grossa, potrebbe diventare una cosa meno grossa, potrebbe non diventarlo affatto", ha detto. Trump ha anche annunciato che il vice presidente Mike Pence assumerà l'incarico di guidare il coordinamento delle iniziative di contrasto all'epidemia di coronavirus. "Mike sarà al comando e riferirà direttamente a me", ha annunciato il presidente.
LA CONFERENZA DI TRUMP SUI RISCHI NEGLI USA
Il rischio per gli Stati Uniti è "molto basso" e nel caso di epidemia, "non inevitabile" il governo è pronto a rispondere con misure straordinarie. Così Donald Trump durante una conferenza stampa da manuale per un capo di Stato, ha rassicurato il Paese sull'impatto del coronavirus, dopo l'allarme pandemia lanciato dalle autorità sanitarie americane e il crollo di Wall Street. Trump ha affidato al vice presidente Mike Pence la cabina di regia sul coronavirus e per ora ha graziato l'Italia rispetto al bando sui viaggia pur indicandola tra i Paesi "in difficoltà".
Il presidente americano ha garantito che saranno dispiegate "tutte le risorse necessarie". "Qualunque cosa succeda noi siamo pronti", ha assicurato. La Casa Bianca ha segnalato che servono almeno 2,5 miliardi di dollari di fondi d'emergenza: 1,5 sono stati chiesti al Congresso e il resto sarà dirottato sul coronavirus da altri programmi federali. Il ministro della Sanità Alex Azar, ha confermato che sono 15 i casi di coronavirus negli Usa, più 3 americani rimpatriati che erano stati contagiati nella provincia cinese di Hubei e 42 persone che erano a bordo della nave da crociera Diamond Princess messa in quarantena in Giappone. Uno di questi passeggeri si è offerto volontario per test antivirali. Trump ha precisato che tra i 15 contagiati, 5 sono completamente guariti, uno è un via di guarigione ed un altro si trova in ospedale.
"Non escludiamo altri casi negli Usa, ha avvertito Azar, e "il grado di rischio può cambiare velocemente". Il presidente ha dunque difeso la decisione di effettuare pochi test, meno di 500 fino a questo momento. Il coronavirus "va trattato come un'influenza" ma che uccide molte meno persone, ha dichiarato il comandante in capo, promettendo un vaccino "molto presto". Come ha spiegato all'AGI lo scienziato della University of Texas Thomas Ksiazek, che è stato in prima linea contro dell'Ebola, "i tempi per il vaccino dal punto di vista scientifico sono molto rapidi ma le relative autorizzazioni potrebbero richiedere fino a due anni". Intanto gli Usa hanno sospeso le esercitazioni militari congiunte con la Corea del Sud dove è stato contagiato un militare americano e si parla perfino, secondo indiscrezioni di stampa, di un possibile rinvio del vertice di primavera del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale in programma ad aprile a Washington.