Esteri

Elezioni Macedonia del Nord, i nazionalisti insidiano il filo Ue Zaev

Alle urne si sfidano l'architetto dell'accordo con Atene, il leader social democratico ed ex premier Zoran Zaev e il principale detrattore dell'intesa

Si sono aperti i seggi nella Repubblica della Macedonia del Nord, dove si vota il primo Parlamento da quando il Paese ha aggiunto 'Nord' al suo nome ufficiale, al termine di un lungo contenzioso con la Grecia. L'accordo raggiunto ha aperto la porta della Ue e della Nato al Paese dei Balcani.      

Zoran Zaev primo ministro della Macedonia
L'ex premier Zaev

Le elezioni - che dovevano svolgersi ad aprile ma sono state rimandate per l'emergenza coronavirus - si tengono sullo sfondo della seconda ondata della pandemia di Covid-19, che sta colpendo in modo aggressivo la regione. Per ridurre il rischio contagi, è stato chiesto agli 1,8 milioni di elettori registrati di recarsi a votare con le mascherine ed è stata allungata l'apertura dei seggi oltre il previsto (dalle 7 alle 21), al fine di evitare assembramenti.    

Alle urne si sfidano il principale architetto dell'accordo con Atene, il leader social democratico ed ex premier Zoran Zaev e il principale detrattore dell'intesa il partito di destra Vmro-Dpne (Organizzazione rivoluzionaria interna macedone-Partito democratico per l'unità nazionale macedone). Secondo le previsioni degli analisti, nessuno riuscirà a ottenere una maggioranza assoluta e si dovrà procedere con complessi negoziati per formare una coalizione. I risultati sono attesi per domani.