Esteri
Esplosioni vicino all'ambasciata Usa. Iraq, colpita la base aerea di Balad
Caos a Baghdad. Funerali di Soleimani: "Morte all'America"
Due esplosioni, ancora da capire se attribuibili a colpi di mortaio o razzi, sono stato uidti vicino all'ambasciata americana a Baghdad, in Iraq. L'edificio, riferiscono corrispondenti locali, è stata circondato dalle forze speciale e la strada che vi conduce è stata chiusa, non risultano vittime o feriti.Colpita anche la base aerea Balad, a 40km a nord della capitale irachena, probabilmente con due razzi Katiusha. Anche in questo caso non si registrano vittime. Non è chiaro se i due eventi siano collegati.
Soleimani: Pentagono, 2.800 soldati in viaggio per Mo
Circa 2.800 soldati americani sono in viaggio verso il Medio Oriente. Si apprende dal Pentagono spiegando che le ulteriori truppe saranno dispiegate a protezione delle sedi diplomatiche e degli interessi Usa nell'area.
Iraq: vittima nuovo raid Usa il leader brigate Imam Ali
Erano le Brigate Imam Ali l'obiettivo del nuovo raid condotto nella notte da un drone statunitense vicino al compound militare di Camp Taji, a nord di Baghdad, e l'operazione "con alta probabilità" ha portato alla morte del suo capo, Shubul al-Zaidi. Lo hanno detto fonti del Pentagono a Newsweek. Il raid è stato condotto ventiquatttr'ore dopo quello che ha ucciso il generale iraniano, Qassem Soleimani e l'operazione fa parte della stessa strategia approvata da Trump giovedì mattina e che ha ucciso il comandante della Forza Quds dei Guardiani della rivoluzione iraniana. La milizia ha smentito la morte del leader nel raid, ma secondo diverse fonti nel raid sono morti sei uomini, probabilmente i luogotenenti di al-Zaidi, appartenenti alle Forze di mobilitazione popolare, Hashed al-Shaabi, il cartello paramilitare iracheno dominata da fazioni sciite con stretti legami con l'Iran. Il nuovo attacco alimenta il timore che in Iraq sia scoppiata una 'proxy war', una guerra per procura tra Washington e Iran. L'offensiva dell'amministrazione americana punta a eliminare i vertici delle milizie con cui Teheran mantiene il controllo sul Paese a maggioranza sciita. Le Forze di mobilitazione popolare sostengono che l'attacco aereo ha colpito un convoglio medico, e non un leader della milizia come affermato dal Pentagono.
Soleimani: il premier Adil Abdul Mahdi alle esequie a Baghdad
Anche il primo ministro iracheno, Adil Abdul Mahdi, partecipa ai funerali, in corso a Baghdad, del generale Qassem Soleimani e degli altri uomini delle Forze di mobilitazione popolare, uccisi nella notte tra giovedì e venerdi' in un raid americano vicino l'aeroporto della capitale irachena. Lo ha reso noto l'ufficio del premier. Migliaia di iracheni partecipano alle esequie, in un mare di bandiere, scandendo lo slogan "Morte all'America". Insieme al premier dimissionario iracheno, partecipano ai funerali di Soleimani e del suo braccio destro in Iraq, Abou Mehdi al Mouhandis, altre figure di spicco del mondo sciita: tra gli altri, Hadi al-Ameri, voce filo-iraniana nel Parlamento iracheno, e l'ex primo ministro Nouri al-Maliki. Per oggi era prevista una seduta del Parlamento che è stata rinviata a domenica in modo che anche i deputati possano partecipare al funerale.
Soleimani: migliaia a esequie a Baghdad, "morte all'America"
Migliaia di iracheni partecipano a Baghdad alle esequie di Qassem Soleimani, il generale iraniano ucciso da un raid Usa, scandendo "Morte all'America. La processione accompagna le salme di Soleimani e anche del suo principale collaboratore in Iraq, Abu Mahdi al-Muhandis, il 'numero due' di Hashed al-Shaabi, la coalizione di milizie filo-Teheran, integrate nelle forze di Baghdad, anche lui rimasto ucciso nel raid statunitense. Il corteo funebre è partito dal quartiere di Kazimiya a Baghdad, roccaforte sciita nella capitale irachena, diretto verso la Green Zone, il quartiere dove si trovano gli edifici del governo e delle ambasciate e dove si terrà il funerale ufficiale. I missili lanciati dal drone americano e che hanno polverizzato le due macchine in cui viaggiavano Soleimani e Mouhandis hanno causato in tutto dieci vittime: cinque iracheni e cinque iraniani. Le bare dei cinque iracheni sono state portate a Kazimiya su pick-up sormontati dalla bandiera nazionale e che hanno attraversato la folla di migliaia di persone, tutte vestite di nero. I feretri dei cinque iraniani erano invece sormontati dalla bandiera della Repubblica Islamican. Alcuni tra la folla innalzavano i ritratti della Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, o del leader libanese di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Dopo la parata di Kazimiya, nella Zona verde di Baghdad si terrà il funerale ufficiale alla presenza di molti leader iracheni. Al termine, la salma di Soleimani sarà portata anche nelle città sante per gli sciiti, Kerbala e Najaf, prima che il suo corpo venga riportato in Iran dove il generale iraniano avrà un altro funerale in patria.
Soleimani: Rohani visita famiglia, "vendetta negli anni"
Il presidente iraniano, Hassan Rohani - che si è recato in visita dalla famiglia del generale Qassem Soleimani, per portare le sue condoglianze- ha detto che "gli americani vedranno la vendetta" per l'uccisione del capo delle forze al-Quds "negli anni".
Soleimani: Sanders e Khanna, legge per blocco azione militare
Il senatore democratico del Vermont Bernie Sanders e il deputato democratico della California, Ro Khanna, hanno presentato una proposta di legge per bloccare i fondi di un eventuale intervento militare in Iran. I due parlamentari statunitensi, in un comunicato congiunto, hanno affermato che il presidente americano Donald Trump ha intrapreso "una guerra non autorizzata con l'Iran" e che lo scopo della loro proposta è prevenire offensive militari senza l'approvazione del Congresso."Oggi stiamo assistendo a una pericolosa escalation che ci porta più vicini a un'altra disastrosa guerra nel Medio Oriente. Una guerra con l'Iran potrebbe costare innumerevoli vite e migliaia di miliardi di dollari nonché portare più morti, più conflitti, più disordini in quell'area già così altamente precaria del mondo. La guerra deve essere l'ultima risorsa nelle nostre relazioni internazionali" scrivono nel comunicato i due parlamentari. "L'inerzia del Congresso di fronte alla minaccia di un conflitto catastrofico e incostituzionale nel Medio Oriente è inaccettabile. Sappiamo che alla fine sarebbero i ragazzi delle famiglie delle classi lavoratrici che andrebbero a combattere e morire in un nuovo conflitto in Medio Oriente - non i ragazzi delle classi milionarie" aggiungono. "La Camera dei Rappresentanti e il Senato dovrebbero approvare immediatamente la nostra proposta" concludono i due parlamentari.