Esteri
Europee: la Russia si lecca i baffi: "Ha perso chi alimenta la guerra"
Mosca: "Macron e Scholz hanno trascinato Francia e Germania in guerra in Ucraina, contro gli interessi nazionali, perdendo miseramente le elezioni"
Russia: "Emmanuel Macron e Olaf Scholz hanno fallito come politici, sia nazionali che europei"
Emmanuel Macron e Olaf Scholz che "hanno trascinato Francia e Germania in guerra in Ucraina, contro gli interessi nazionali, hanno perso miseramente" le elezioni. E' l'analisi del presidente della Duma di Stato russa, Vyacheslav Volodin, che sul suo canale Telegram ha commentato i risultati delle Europee.
"I risultati del voto sono ancora in fase di calcolo, ma gia' ora", secondo Volodin, "e' possibile trarre conclusioni generali sull'esempio dei principali e piu' grandi Stati dell'Unione europea". Il presidente della Camera bassa del Parlamento russo, ha osservato che in Francia si e' assistito al "collasso delle politiche di Macron".
Il leader francese ha ammesso la sconfitta, sciogliendo l'Assemblea nazionale e annunciando elezioni parlamentari anticipate, ricorda Volodin. Per il partito di Scholz, rincara la dose il politico, "i risultati elettorali sono stati i peggiori della storia". "I risultati di Francia e Germania erano prevedibili", conclude lo speaker della Duma, "l'economia e' stagnante, c'e' una crisi migratoria, e i due Paesi, contrariamente ai loro interessi nazionali, sono stati trascinati nella guerra in Ucraina". "Macron e Scholz si aggrappano al potere con le ultime forze. E' giusto che si rassegnino e smettano di prendersi gioco dei propri cittadini".
La pensa allo stesso modo la presidente del Consiglio della Federazione (il Senato russo), Valentina Matvienko, che sempre su Telegram ha parlato di "fallimento di Macron e Scholz come politici sia nazionali, che europei. "E' un risultato meritato, derivato da molti anni di totale disprezzo per i bisogni reali delle persone e della societa'", ha scritto Matvienko. La presidente del Senato russo ha aggiunto che questa sconfitta e' il segno di una tendenza verso "un indebolimento del mandato di fiducia nazionale e della reale legittimita' di coloro che rompono i legami" con i propri elettori. Secondo il presidente del Consiglio della Federazione, "un pericoloso virus dell'illegittimita' comincia a diffondersi nel Continente europeo".