Esteri
Francia, Macron si prepara a vincere ma non sarà un trionfo
Macron scenda in campo, senza completi di sartoria, ma in pullover (di cashmere) per (ri)battere Le Pen. Non sarà, comunque, un trionfo
Elezioni Francia 2022, per restare all'Eliseo Macron (e compagna) ora dovranno stringere tante mani
Oltre a fare meno telefonate a Putin, 69 anni, Macron dovrà salutare Madame Brigitte, 69 anni, uscire dall’Eliseo e stringere, fino al 24 aprile, tante mani dei francesi, che intendono lavorare, con l’ex ministro di Manuel Valls, 59 anni, per unire il Paese. E, rinunciando agli eleganti abiti di alta sartoria, il giovane Emmanuel dovrà indossare il pullover (seppure di cashmere) per convincere i milioni di elettori di Mélenchon, 70 anni, “il parolaio rosso”, che detesta il Presidente-ex seguace di Michel Rocard ( 1930-2016) come Jean-Luc-a votare per lui. E a non unirsi ai sostenitori della sfidante, Marine Le Pen, 54 anni, buona amica di Matteo Salvini, 49 anni, asfaltata 5 anni fa.
Questi elettori, di destra e di sinistra, sono accomunati dalle proteste-analoghe a quelle, infuocate, dei gilet gialli-contro l’abbandono, da parte del governo, delle periferie e degli emarginati, privi di protezione sociale, e contro le misure, insufficienti, varate per contenere l’aumento del costo della vita. Macron dovrebbe farcela a sbarrare l’ascesa all’Eliseo a Marine Le Pen, che sarà votata dagli ex elettori del deludente Zemmour, 63 anni (tra cui la bella nipote, Marion, 32 anni) e della gollista Pécresse, 54 anni.
Ma il suo non sarà un trionfo come quello, 20 anni fa, di Chirac (1932-2019’, che al secondo turno beneficiò, contro Jean-Marie Le Pen, 94 anni, del «fronte repubblicano» e dei voti di tutti gli altri partiti. E venne eletto con la percentuale record del 82,21%.
A differenza delle presidenziali del 2017, l’uscita della Francia dall’euro non è più nel programma della bionda pasionaria del RN. Non incombe un pericolo Frexit, ma è a rischio l’integrazione della Ue nel pieno delle tensioni con la Russia, il cui Capo auspica la sconfitta dell’inquilino dell’Eliseo. Come ha osservato Aldo Cazzullo, sul Corriere della Sera, “la belva sovranista ruggisce più che mai”.
Ma Macron, al primo turno, ha incassato il pieno di voti, necessari a tenere a distanza la grintosa rivale, incrementando il vantaggio rispetto al 2017. Ne ha fatta di strada da allora, quando Emmanuel creò, quasi dal nulla-mentre il suo ex PS sprofondava-a sua immagine e somiglianza, un movimento, “La République en Marche”, che definisce “liberale”.
Per questo distinto ex impiegato di banca ed ex funzionario delle Finanze di Amiens, a 44 anni, il 24 aprile, potrebbe riaprirsi, per la seconda volta (come per Mitterrand e Chirac), il portone dell’Eliseo. Dove, dopo la diffusione della Marsigliese e dell’Inno alla Gioia, il Presidente rilancerà la sua sfida : “Saremo i rifondatori dell’Europa o i suoi becchini”.