Esteri

Fuga dall’Ucraina: bimbi, anziani e disabili in fila per giorni sotto la neve

di Antonio Amorosi

L’epopea per scappare dell’Ucraina e la ferocia della guerra, per giunta in Europa. Poi la follia chi pensa che così si possa abbattere Putin. Pericolo che...

L’epopea dei profughi ucraini per arrivare al confine con la Polonia. C’è chi ce la fa e chi muore 

Approfittare della voglia di indipendenza degli ucraini non è una buona idea per continuare una guerra, tanto più in Europa, da qualunque parte la si guardi, dal punto di vista degli aggressori russi o degli aggrediti ucraini.
“Qui la gente vuole essere libera, non è passiva come da noi”, racconta l’avvocato italiano Fabrizio Fiori, spiegando il livello di coinvolgimento della popolazione nelle città, “le persone scendono in strada e fanno barricate per difendersi da chi le attacca”. Fiori lavora anche a Kiev e ha provato a salvare i suoi parenti portandoli in Italia, lontano da un conflitto che appare ogni giorno più disumano, in un dialogo tra sordi che imbastiscono strategie sempre più difficili da comprendere per le popolazioni.
“Già per i miei parenti è stata un epopea arriva a Leopoli, da Kiev”, racconta, “fossero partiti il giorno dopo non so che fine avrebbero fatto, visto che hanno bombardato la stazione dei treni. O potevano trovarsi, come una famiglia di amici che hanno provato a scappare da Kiev in automobile, crivellati dai colpi delle mitragliatrici. Padre, madre, bambini… sono tutti morti”. Fino al giorno della fuga dei parenti di Fiori in tutta l’Ucraina si pagava ancora il biglietto del treno. Poi è scattato il si salvi chi può.
La ferocia, la brutalità, l’agonia di un assedio che è l’epilogo di conflitti passati non può giustificare il terrore e la disumanità dei racconti che arrivano oltre confine, perpetrando dolore a dolore.

Allarme Ucraina, emergenza sanitaria: stanno finendo i medicinali e l’ossigeno

Varie Agenzie indipendenti hanno lanciato l’allarme: in Ucraina, a causa della guerra c’è un'emergenza umanitaria, mancano servizi sanitari, acqua potabile e personale medico. Si teme un aumento delle infezioni, così come di focolai di poliomielite e dei casi di tubercolosi. L’organizzazione umanitaria Project Hope ha dichiarato che le farmacie di tutte le città, sotto attacco, hanno riferito di aver esaurito le forniture. L’assistenza ospedaliera è già compromessa a causa della mancanza di energia e mezzi; cominciano a mancare anche le scorte di ossigeno. Anche le forniture di farmaci per i pazienti con Hiv dureranno meno di un mese. 
“Il diritto alla salute e l’accesso ai servizi deve essere protetto, anche in tempo di crisi”, ha dichiarato l’Oms, “gli operatori sanitari, gli ospedali e le altre strutture non devono mai diventare obiettivi e devono poter continuare a servire i bisogni sanitari delle comunità. La protezione dei civili è un dovere tutelato dal diritto umanitario internazionale”.

Ucraina, profughi: giorni per superare il confine, a piedi sotto la neve a meno 3 gradi sotto zero

Ma la guerra continua e come ogni conflitto armato procura soprattutto morte, dolore e profughi.
Tra la desolazione di città bombardate, conflitti per le strade e tentativi di scappare c’è chi riesce ad arrivare al confine ma aspetta almeno 28 ore per superarlo. 
“I controlli sono rimasti com'erano prima, come se niente fosse”, riferisce l’avvocato Fiori, “due dogane, quella ucraina e quella  polacca, e due controlli passaporti. La gente sta in fila per ore e ore e non tutti sono in automobile. Ci sono bambini, anziani, disabili sotto la neve, a meno 3 gradi sotto zero. Una situazione disumana che si innesta nel dramma generale”. 
Diverse volte chiamiamo e mandiamo sms a Fiori che è sempre lì, a piccoli passi avanza nella fila delle auto che portano in Polonia. Di fianco, al di là del guardrail, un’altra colonna ma di persone a piedi che infreddolite e tremanti cercano di superare le dogane. Ci sono anche uomini adulti che accompagnano la famiglia per poi tornano indietro, nelle città, per combattere. C’è pure chi vorrebbe superare il confine con la famiglia. Ma c'è il bando di coscrizione del governo che fa sì che gli uomini tra i 18 e i 60 anni restino in patria. “Anche se nessuno è costretto a combattere. Chi ha parenti disabili o in difficoltà di deambulazione li può accompagnare a destinazione ma poi rientra. Io conosco solo storie di questo tipo. Le persone sono fortemente motivate a rientrare per difendere il Paese”, racconta Fiori. 
Servirebbero dei bus e mezzi dagli Stati vicini, per portare via queste masse di persone sotto la neve? “Servirebbero, ma né qui né oltre il confine si sono visti”, spiega.
Anche tanti russi coinvolti nel conflitto sono ragazzi giovani. Gli ucraini hanno parenti anche in Russia. “E’ chiaro che il loro conflitto è con Putin non con i russi”, dice l’avvocato italiano con voce preoccupata sull’evoluzione del conflitto.

Ucraina: il pericolo dietro il conflitto e la follia di pensare a un colpo di mano

C’è un pericolo più grande. Il continente europeo è fibrillazione, il mondo è preoccupato. Le popolazioni del continente non comprendono le ragioni degli establishments che si fanno la guerra. 
La voce che circola nei nostri media, che la guerra in Ucraina possa essere una possibilità per defenestrare e cancellare Putin come se niente fosse, è una follia pericolosissima che si aggiunge al resto delle follie che stiamo vedendo.
Ucraini, non addestrati, combattono e si fanno ammazzare. Gli americani per quanto possibile li armano. I governi europei non hanno autonomia e ripetono come un mantra le parole di Biden e così pretendono facciano anche i propri media. Ma ha ancora senso continuare a fare uccidere tanti innocenti senza sedersi davvero a tavolo e rispondere alle richieste degli uni e degli altri, trovando una mediazione che faccia deporre le armi?