Esteri

Funerali Soleimani, milioni di persone in piazza a Teheran

"Gli Usa affronteranno un altro Vietnam"

Una folla oceanica, che ha occupato tutte le principali piazze di Teheran, ha dato l'ultimo saluto al generale delle Forze Quds, Qassem Soleimani, ucciso venerdì scorso in un raid americano a Bagdad. La salma è stata accolta dalla Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, che in lacrime ha pregato sulla bara. La processione funebre, partita dall'università, è stata trasmessa in diretta dalla televisione di Stato che, in lutto, parla di milioni di persone scese in strada per rendere omaggio all'uomo che viene definito "amato martire" e per chiedere vendetta urlando slogan contro gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e Israele.

Accanto a Khamenei c'erano il presidente Hassan Rouhani, il numero uno del Parlamento Ali Larijani, il comandante dei Guardiani della rivoluzione Hossein Salami e il capo dell'autorità giudiziaria Ebrahim Raissi. E accanto al feretro di Soleimani c'erano quelli di Abu Mahdi Al-Muhandis, leader di una coalizione di milizie filoiraniane in Iraq, e di altri quattro iraniani morti nel raid statunitese.

Le esequie di Soleimani, iniziate in Iraq e passate per diverse città, si concluderanno con la sepoltura del generale nella sua città natale, Kerman. Durante la processione a Teheran sono state date alle fiamme bandiere statunitensi e israeliane ed è stata esposta un'immagine del presidente americano Donald Trump con una corda al collo.

La rabbia e la sete di vendetta delle folle che hanno accompagnato la bara del generale coincidono con le dichiarazioni di guerra agli Usa delle autorità della Repubblica islamica. L'ultima in ordine di tempo è di Ali Akbar Velayati, consigliere di Khamenei: "Se gli Stati Uniti non ritirano le forze dalla regione, affronteranno un altro Vietnam. Nonostante le vanterie dell'ignorante presidente degli Stati Uniti, l'Iran intraprenderà un'azione di ritorsione contro la stupida mossa degli americani che li farà pentire".