Esteri
Germania ancora divisa tra Est e Ovest. Giamaica minoranza nell'ex Ddr
Germania, la Linke (post-comunisti) arriva al 40% a Berlino Est
La Germania è tornata ad essere divisa tra Ovest ed Est. C'è un dato sul voto per il Bundestag che nessuno ha sottolineato ed è la profonda differenza dei risultati tra la parte occidentale e quella orientale. La cosiddetta coalizione Giamaica, ovvero Cdu-Csu alleata ai liberali dell'Fdp e ai Verdi, è l'unica soluzione possibile dopo il no dell'Spd alla riedizione della Grande Coalizione, ma la Giamaica è numericamente possibile grazie ai risultati dell'Ovest. Considerando soltanto i dati dell'Est, infatti, l'inedita alleanza nero-giallo-verde non avrebbe i numeri per governare.
Ancora una volta la storia si ripete. Come nel 1990 quando Helmut Kohl, padre politico di Angela Merkel, impose agli Stati Uniti e all'Unione Sovietica l'annessione della DDR alla Repubblica Federale Tedesca, mascherata sotto il nome di riunificazione, che il prossimo 3 ottobre festeggerà il 27esimo anniversario. Complessivamente l'estrema destra dell'Afd e i post-comunisti della Linke, tra i quali in molti rimpiangono almeno in parte il regime del socialismo reale, arrivano poco sopra il 21%.
Ma osservando i risultati nella sola parte orientale della Germania si arriva al 40% circa. In sostanza, 4 ossis (i cittadini della ex DDR) su 10 votano contro l'attuale sistema di governo nato dalla psuedo-riunificazione del 1990. Segno evidente e tangibile che il processo di unità delle due Germanie non è affatto compiuto e che le differenze tra Ovest ed Est sono ancora profonde. Ciò che stupisce è che la Linke ha conquistato quattro mandati diretti nell'ex Berlino Est arrivando addirittura al 40% dei consensi da sola (oltre il 50 con l'Afd). Il modello della Germania perfetta e unita, che ha saputo in pochi anni integrare la metà del Paese che per 40 anni ha vissuto sotto un regime stalinista, viene clamorosamente smentito da queste elezioni.
Nonostante i miliardi spesi dai Land occidentali, all'Est in molti si sentono ancora cittadini di serie B, quasi stranieri nella 'nuova' patria. Chi vota Linke in qualche modo rimpiange il socialismo reale e il Muro, ma anche chi vota Afd contesta, seppur da destra, il sistema capitalistico e la globalizzazione. Nel lontano 1993 a Berlino la frase più usata, tanto ad Ovest quando ad Est, era "Die Mauer im Kopf", ovvero "Il Muro nella testa" (manifestando quanto la divisione fosse ancora viva nella società). Oggi come allora, nonostante la retorica della Merkel e dei partiti tradizionali, è ancora forte lo slogan "Die Mauer im Kopf".