Esteri
Guerra Medio Oriente, Erdogan minaccia di invadere Israele. Tajani: "Gli italiani lascino il Libano"
Il presidente turco: "Abbiamo le forze per farlo e per mettere fine al confitto". Ma Israele non ci sta: forti tensioni tra i Paesi
Conflitto Israele-Hamas: la Turchia minaccia l'invasione di Tel Aviv. La riposta immediata del ministro degli Esteri: "Erdogan come Hussein, dovrebbe ricordare come è finita"
"Come siamo entrati in (Nagorno) Karabakh, come siamo entrati in Libia, faremo lo stesso con loro. Non c'è nulla che possa impedirlo. Dobbiamo solo essere forti e poi possiamo fare questi passi? Li faremo". Sono le parole che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto nella città di Rize, durante una convention del suo partito Akp in riferimento a Israele. In pratica, ha lasciato intendere che avrebbe la volontà e la capacità di invadere il paese ebraico per cercare di porre fine al conflitto con la Palestina. Ha giustificato queste affermazioni dicendo che la Turchia ha anche forze a sufficienza per farlo: "Abbiamo fatto molta strada con la nostra industria della difesa, con le importazioni e le esportazioni. Fratelli, nessuno può ingannarci: dobbiamo essere molto forti, perché cosi' Israele non sarebbe in grado di fare il casino che fa in Palestina".
Queste parole sono state riportate dall'agenzia di stampa turca Andalou e sono giunte a Tel Aviv in poche ore. Infatti, attraverso il suo profilo X, il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, non ha tardato a rispondendere: "Erdogan sta seguendo la strada di Saddam Hussein e minaccia di attaccare Israele. Dovrebbe solo ricordare cosa è successo lì e come è finita". Una minaccia per una minaccia.
ארדואן הולך בדרכו של סדאם חוסיין ומאיים לתקוף את ישראל. רק שיזכור מה קרה שם ואיך זה הסתיים.@RTErdogan pic.twitter.com/6GykLtLoh4
— ישראל כ”ץ Israel Katz (@Israel_katz) July 28, 2024
I rapporti tra Turchia e Israele non sono sempre stati così tesi. Prima dello scoppio del conflitto, il 7 ottobre 2023, la nazione turca era un'alleata storica di Tel Aviv e una dei suoi principali partner commerciali in Medio Oriente. Poi, però, Erdogan si è "schierato" sempre per la fine del conflitto e l'istituzione di uno Stato palestinese, cosa che Israele non vuole e non accetterà (al momento) di fare. Così, la Turchia ha imposto restrizioni alle esportazioni e ha interrotto le relazioni con il Paese. Fino alla minaccia di questi giorni, che sono difficili soprattutto dopo l'attentato di Hezbollah nel Golan (terre israeliane), che ha provocato la morte di 12 ragazzini e un'escalation di tensione, nonché la sempre più vicina possibilità che venga aperto il secondo fronte di guerra al Nord.
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Guerra Israele, Idf: "Bombardamenti nel Sud del Libano". Abbattuto un drone
Fonti libanesi affermano che Israele sta effettuando pesanti bombardamenti nella città di Houla, nel sud del Paese: lo ripota il Times of Israel, che cita il sito di notizie palestinese Quds. L'attacco a Houla, che si trova a meno di un chilometro dal confine con la Galilea, giunge mentre gran parte del Libano meridionale si prepara ad una rappresaglia israeliana per il lancio di razzi su un campo di calcio del Golan che sabato ha ucciso 12 ragazzi della comunità drusa. Nessun commento per ora da parte dell'esercito israeliano.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno abbattuto nella notte un drone proveniente dal Libano che si dirigeva verso la Galilea occidentale: lo rende noto su Telegram l'Idf, confermando che in precedenza era scattato l'allarme nelle città di Yaara e Adamit, entrambe nella Galilea occidentale. "A seguito delle sirene risuonate nelle aree di Admit e Yaara, il sistema di difesa aerea dell'Idf ha intercettato con successo un Uav (drone, ndr) che dal Libano si dirigeva verso l'area della Galilea occidentale - si legge nel messaggio -. Le sirene anti razzi e anti missili sono scattate in seguito alla possibilità di caduta di schegge a causa dell'intercettazione".
Tajani: "Chi può lasci il Libano, massima prudenza"
"Seguiamo con grande attenzione non soltanto i nostri 1200 militari che addestrano le forze armate libanesi, ma anche i 3000 italiani. Siamo pronti a qualsiasi evenienza nel caso in cui, e ci auguriamo che non accada, la situazione dovesse peggiorare. Ci impegnano a fare tutto ciò che serve per tutelare l'incolumità degli italiani che vivono in Libano. Certamente oggi invitiamo gli italiani che sono in Libano alla massima prudenza. Chi può rientrare lo faccia. Sconsigliamo nella maniera più ferma di andare in quel Paese fin quando la situazione è così complicata". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Iran, gravi conseguenze se Israele attacca Libano
Il presidente dell'Iran, Masud Pezeshkian, ha avvertito, durante una conversazione con il suo omologo francese Emmanuel Macron, che ci saranno "gravi conseguenze" se Israele commettera' il "grande errore" di attaccare il Libano. "Se il regime sionista attacchera' il Libano, commettera' un grosso errore che avra' gravi conseguenze", ha detto Pezeshkian a Macron, secondo quanto riportato dall'agenzia Tasnim. L'annuncio del presidente iraniano arriva nel mezzo delle speculazioni sulla risposta israeliana all'attacco attribuito al suo alleato Hezbollah che ha causato la morte di 12 bambini nella citta' drusa di Majdal Shams, situata sulle alture di Golan occupate da Israele.